giovedì 3 gennaio 2013

Rita Levi Montalcini

Una donna al servizio della scienza e della conoscenza come democrazia

03-01-2013

Una donna al servizio della scienza e della conoscenza come democrazia 

 Rita Levi Montalcini, che ha regalato all'Italia prestigio nel mondo e un premio Nobel per la Medicina, entra nella storia della scienza, ma non solo. Il suo impegno civile non è stato certo da meno: ci piace ricordarla anche come donna che, alla vigilia dei referendum sulla legge 40, è stata prima firmataria dell'appello di donne, mamme e non, promosso dall'associazione Amica Cicogna, confermando i suoi 4 si al referendum abrogativo. Non dimentichiamo che il metodo scientifico è fondante e costituente dello stesso metodo democratico. Come Associazione Luca Coscioni l'abbiamo avuta accanto in tanti appelli nazionali e internazionali, è stata esempio e testimonianza di quanto occorresse la voce di scienziati autorevoli a sostegno delle iniziative per la libertà di ricerca scientifica. 

È stata tra i primi firmatari dell'appello per Luca Coscioni come membro del comitato di bioetica. 
È anche in questo che la sua vita ha lasciato il segno: sulla ricerca e sulla ricerca di libertà che sono continuamente sotto attacco nel nostro Paese. Lo dimostra il fatto che in Italia gli embrioni non idonei alla gravidanza non siano utilizzabili a fini scientifici – e su questo la Corte Costituzionale si pronuncerà a breve - mentre al di là dell’oceano la Corte Interamericana dei diritti umani, cancellando il divieto di fecondazione assistita in Costa Rica, ha stabilito che l’embrione non è persona”.  (di Filomena Gallo)
 
Rita Levi Montalcini: ha svolto un ruolo fondamentale 
Rita Levi Montalcini è stata una delle più grandi neuroscienziate del secolo scorso: la sua scoperta è stata fondamentale. Ha dimostrato che ogni cellula nervosa per svilupparsi e sopravvivere ha bisogno di una molecola specifica, ovvero il fattore di accrescimento nervoso NGF. Oltre ad una grandissima scienziata ha ricoperto un ruolo importante nel sociale, aiutando le giovani donne di Paesi sottosviluppati ad acquisire cultura, istruzione e amore per la scienza. (di Piergiorgio Strata)
 
Levi Montalcini: una straordinaria eredità morale, sempre in difesa della libertà di ricerca scientifica e l’affermazione dei diritti civili e umani
Voglio ricordare Rita Levi Montalcini con quel suo motto che ha caratterizzato tutta la sua lunga vita: “Meglio aggiungere vita ai giorni che non ai giorni alla vita”. 
E’ stata una donna eccezionale, una scienziata, una coscienza civile e umana, che ha dato lustro all’Italia nel mondo. Ci lascia un grandissimo insegnamento, una straordinaria eredità morale, oltre che scientifica, condensati nell’appello, rivolto soprattutto ai giovani, a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà, a credere nei valori, poco importa se religiosi o laici: credere in qualcosa di positivo, perché la vita merita di essere vissuta solo se si crede nei valori.
Rita Levi Montalcini è sempre stata, nei momenti cruciali ed essenziali, schierata al nostro fianco, si trattasse della lotta contro l’assurda legge 40 sulla procreazione assistita, per l’affermazione della libertà di ricerca, per la difesa e valorizzazione dei diritti civili e umani.
Ricordo con commozione le sue parole di ringraziamento quando come parlamentare radicale, mi adoperai con interrogazioni e iniziative parlamentari per scongiurare la chiusura del prezioso European Brain Researche Institute da lei fondato e diretto, e di cui si ventilava la chiusura; e la sua amarezza nel constatare che quell’importante ente rischiava di essere equiparato alle centinaia inutili.
Anche a suo nome noi radicali e dell’associazione Luca Coscioni, proseguiremo nel nostro impegno e lotta per la libertà di ricerca scientifica”.
  (Di Maria Antonietta Farina Coscioni)

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