Danzare contro la solitudine delle donne
"Un
miliardo di donne violate è un'atrocità,
un miliardo di
donne che ballano è una rivoluzione"
Eve
Ensler
Un miliardo di donne, ragazze e bambine subiscono violenza, cioè una donna su tre verrà picchiata o violentata nel corso della sua vita. Non per sua colpa o per follia, ma perché ad oggi, le donne vengono ancora considerate un “oggetto” da possedere e il “padrone” di tale oggetto è sempre lui, l’uomo. Leggendo queste statistiche mi viene una forte tristezza, una rabbia, soprattutto nei confronti delle Istituzioni che, ad oggi, sembrano ancora molto fragili.
«La violenza sulle donne
non è una emergenza ma è un fenomeno
strutturale di una società che pone uomini e donne
in una relazione di disparità». Così l’associazione nazionale dei centri antiviolenza
D.i.Re – Donne in Rete
contro la violenza parla del femminicidio.
Per fermare questo
fenomeno l’associazione ha lanciato la petizione Mai più violenza sulle donne, con
cui chiede al governo italiano, al Parlamento e alla società che in tempi brevissimi
sia ratificata nel nostro ordinamento la Convenzione del Consiglio d’Europa
firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative
importanti di contrasto alla violenza sulle donne, che sia attuato il Piano nazionale antiviolenza
e che si sostengano con finanziamenti
adeguati tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete
nazionale.
Cosa deve fare la politica e il governo:
Prima di tutto aumentare il numero dei centri antiviolenza e degli sportelli, fino ad averne uno in ogni Comune di Italia, finanziare adeguatamente il Piano antiviolenza, costruire la rete prevista dalla legge sullo stalking, che coinvolga pronti soccorso, servizi sociali, forze dell’ordine e infine velocizzare la risposta dei tribunali. Per fare questo però ci vuole una assunzione di responsabilità politica, una presa di coscienza dell’esistenza della violenza di genere, in modo che entri a far parte dell’agenda della politica e delle coscienze di ogni cittadino.
Cosa deve fare la politica e il governo:
Prima di tutto aumentare il numero dei centri antiviolenza e degli sportelli, fino ad averne uno in ogni Comune di Italia, finanziare adeguatamente il Piano antiviolenza, costruire la rete prevista dalla legge sullo stalking, che coinvolga pronti soccorso, servizi sociali, forze dell’ordine e infine velocizzare la risposta dei tribunali. Per fare questo però ci vuole una assunzione di responsabilità politica, una presa di coscienza dell’esistenza della violenza di genere, in modo che entri a far parte dell’agenda della politica e delle coscienze di ogni cittadino.
E per smuovere le
coscienze sono iniziate da tempo diverse campagne.
Tra le più forti e creative, ONE BILLION RISING, promossa da Eve Ensler, autrice del testo I monologhi della vagina. Così il 14 febbraio, in tutte le piazze d’Italia e del mondo, donne, uomini, ragazzini e ragazzine, scenderanno in pazza per manifestare attraverso la condivisione, la gioia e il ballo.
Tra le più forti e creative, ONE BILLION RISING, promossa da Eve Ensler, autrice del testo I monologhi della vagina. Così il 14 febbraio, in tutte le piazze d’Italia e del mondo, donne, uomini, ragazzini e ragazzine, scenderanno in pazza per manifestare attraverso la condivisione, la gioia e il ballo.
ONE BILLION RISING non
appartiene ad alcuna organizzazione politica o partitica. È un evento
autogestito a cui finora hanno aderito attivisti, artisti, ministri, leader di
movimenti sociali, membri del parlamento e migliaia di associazioni e
organizzazioni di tutto il mondo, da Amnesty International a Equality
Now, con il supporto di testimonial come Naomi Klein, Jane
Fonda, Robert Redford, Laura Pausini, Anne Hathaway.
per
le adesioni in Italia
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