giovedì 30 giugno 2011

Le esperienze servono a...

Le esperienze, per belle o brutte che siano, servono a comprendere che esiste anche "l'altra faccia della luna",  e servono a crescere, e ci aiutano a prendere decisioni importanti.
Ci fanno stare bene (quelle positive) ma pure ci fanno cadere in un baratro (quelle negative), tuttavia ci danno la forza (in tutte e due i casi) di continuare a lottare per la vita fintanto che la curiosità per questa resti viva e non ceda il suo posto al disfattismo.


Invincibili
"Invincibili sono quelli che non si lasciano abbattere, scoraggiare, ricacciare indietro da nessuna sconfitta, e dopo ogni batosta sono pronti a risorgere e a battersi di nuovo.
Invincibile non è chi sempre vince, ma chi mai si fa sbaragliare dalle sconfitte. 
Invincibile è chi da nessuna disfatta, da nessuna batosta si fa togliere la spinta a battersi di nuovo." 
Erri de Luca

domenica 5 giugno 2011

La scienza al nostro servizio

Pasquale Aiese
REGOLE DA APPLICARE AFFINCHE’ LA SCIENZA SIA SEMPRE AL VOSTRO SERVIZIO (spunto critico estratto da ….”Difendersi dalla Spazzatura Scientifica (Junk Science Judo) “di Steven J. Milloy – Edigestalt)

1)    Regola del dubbio - De Omnibus Dubitandum
Cogito Ergo Sum  [Cartesio]…. ovvero non prender nulla per vero a meno che non si sia chiaramente certi.

2)    Regola della Spada di Damocle
Una mistificazione scientifica è basata da un ingegnoso ma imperfetto sistema di difesa detto “principio cautelativo”. Tale principio afferma che quando un’attività è considerata rischiosa per la salute o per l’ambiente, si dovrebbero attuare delle misure precauzionali anche se non si possono esibire delle prove provate.  Un allarme salute non è vero solo perché non si riesce a dimostrare il contrario e il “meglio abbastanza sicuri che dispiaciuti” è una tattica intesa a gettare nel panico e ad agire sulla paura prima che  venga disattivata.

3)   Regola della Santa Inquisizione
Come i grandi inquisitori i Mistificatori Scientifici sanno le risposte giuste prima di tutti. Il metodo della scienza spazzatura è  spesso un esercizio di forzatura dei dati per ottenere da loro le risposte che si desidera ottenere. E sfortunatamente non esiste (per ora) alcuna organizzazione come Amnesty International che difenda il “diritto dei dati”!!

4)    Speculazione non significa scienza
Bisogna stare molto in guardia contro tutti coloro che tentano di far passare idee sconsiderate e inconsistenti [pure speculazioni] come valide ragioni per far scattare un allarme. Le speculazioni si mascherano dietro a parole ambigue che rivelano incertezza e possibilità. Esistono termini come “probabili correlazione” od  altri relativi ad un linguaggio quotidiano ipnotico che sono chiari indizi di congetture. Ad esempio “potrebbe”, “se”, “possibilmente”, “probabilmente”, “potenzialmente”, “forse”….e  parole simili [Vi consiglio di fare un po’ di esercizio chiedendo informazioni ad un medico a quali fonti si riferisce quando applica un protocollo di intervento clinico. N.d.r.]

5)    Gli aneddoti non sono dati scientifici [messa in stand-by del cervello del lettore o dell’ascoltatore]
Le notizie sugli allarmi salute cominciano spesso con aneddoti strappalacrime in merito a tragedie personali, che vanno a toccare la sfera emotiva degli spettatori, dando rilievo solo ad alcune informazioni. Mente i dati e le evidenze scientifiche rispetto al problema vengono sempre messi in secondo piano. Spesso e volentieri i giornalisti accompagnano i propri aneddoti con le citazioni di un qualche pseudo scienziato (in conflitto di interessi) ma a cui lo stesso reporter  darebbe carte bianca non ritenendo opportuno rendere note determinate affiliazioni [Mi Manda RAI 3??. N.d.r.].

6)    Le supposizioni sono solo congetture.
I ricercatori dunque utilizzano supposizioni per colmare i gap esistenti tra i dati disponibili e le effettive conoscenze scientifiche. Le supposizioni rendono possibili ricerche ed analisi che altrimenti potrebbero tranquillamente essere “accartocciate”. [Le supposizioni danno origine allo studio statistico provocando il cosiddetto effetto cicogna, la statistica non può mai dare informazioni relative alla biologia, le ipotesi che scaturiscono confrontando  variabili individuali danno origine a procedure aventi una “convenienza” forzata, di scarsa utilità (applicabilità) clinica, se non addirittura dannose per la salute pubblica N.d.r.].

7)    La spazzatura scientifica può danneggiare la salute e ridurre la possibilità di scelta per mantenerla.
Vale a dire: le informazioni provenienti da spot televisivi o da una “certa” stampa non specializzata o da fonti apparentemente libere(wikipedia?) o da vari blog internet [Dossier Hamer?] creati ad arte e sostenuti da giornalisti di dubbia carriera e dubbia collocazione professionale (curriculum non comprovabili), quanto incidono “ipnoticamente” nelle nostre scelte relative alla salute? (n.d.r.).

8)    La spazzatura scientifica può creare un falso senso di sicurezza ed incidere sulle tue abitudini.
Per Esempio: Le compagnie farmaceutiche hanno per molto tempo promosso l’uso di terapie sostitutive ormonali nel periodo successivo alla menopausa, con l’intento di prevenire l’insorgenza di patologie cardiache. Si dovrebbe pero sottolineare che gli studi su cui si fondano queste indicazioni terapeutiche, sono assolutamente non obiettivi perché si riferiscono ad un campione di donne che già in partenza aveva (secondo le normali procedure convenzionali!!) già una minore probabilità di andare incontro a patologie cardiache.

9)  La spazzatura scientifica può essere il peggior nemico del tuo portafoglio
Per esempio: gli alimenti biologici costano in media il 57% in più di quelli convenzionali; il costo si traduce (negli Sati Uniti) in una spesa di 4000 dollari l’anno in più per ogni nucleo familiare composto da 4 persone. Troppi soldi per nulla, dato che, in realtà, i cibi biologici non sono affatto più sicuri (nel senso che non è dimostrata la minor incidenza di patologie in chi ne faccia uso).

10)    La spazzatura scientifica può toglierti la tranquillità
Scienza non è altro che un metodo sistematico con cui noi acquisiamo informazioni sul mondo. Il suo metodo e i suoi processi sono fondamentalmente semplici; non richiedono di essere dotati dell’intelletto di Einstein e, soprattutto, non si modificano col passare del tempo. Questo significa che i principi del metodo scientifico che vengono appresi oggi, varranno anche per  domani. I mistificatori scientifici tentano di darcela a bere sfruttando principalmente l’idea che qualche prodotto di ampio consumo, qualche attività quotidiana o condizione dell’ambiente in cui viviamo possa essere dannosa per la salute. Cercano di stabilire relazioni di causa effetto associando dati statistici di grosso impatto mediatico ma scarso nesso causale.

Per determinare se la presenza di un’associazione sia veramente una relazione causale, è necessario compiere un lavoro di approfondimento e revisione, ossia un esteso follow up (per es. studi di coorte). Questo è esattamente ciò che i mistificatori scientifici non fanno. Il loro modus operandi è tipicamente quello di scambiare semplici associazioni per conclusioni causali definitive.[ Oltretutto come accade in qualsiasi convenzione estremamente “giustizialista” sbattuto il mostro in prima pagina…..nessuno si preoccupa poi di mettere in risalto (con la stessa enfasi) anche la sua definitiva assoluzione o proscioglimento per insufficienza di prove!! N.d.r.].

Concludo per il momento dicendo che:
Completamente impotenti , di fronte ad una falsa informazione, spaesati dall’intrattenimento mediatico che alimenta le nostre “false credenze” ci allontaniamo da un aspetto a mio parere drammatico. Da quel limite fondamentale della scienza medica attuale, ancora troppo ancorata ad una premessa dogmatica centrale di natura meccanicistica e riduzionista . Un impostazione procedurale che non ha ancora permesso (almeno ufficialmente) l’esatta comprensione del perché ci si ammala, di cosa sia precisamente causa di malattia (etiologia), quale sia il decorso della stessa e soprattutto come mai gli effetti di determinati interventi terapeutici non sono certi  e paragonabili quando vengono messi a confronto i decorsi clinici di persone differenti. Per colmare questo buco nero e nello specializzarci nelle tecniche di “difesa personale” (Junk Scienze Judo), vi invito ad approfondire le 5 Leggi Biologiche scoperte dal dott. Homer…..fatemi sapere!! Un abbraccio

Pasquale Aiese

(Medico e Biologo, Specialista in Sanità Pubblica)