mercoledì 16 luglio 2008

Tra i miei libri preferiti :-)

Chi ha letto il mio profilo avrà notato che nella "sezione" libri preferiti ho segnalato anche Donne con le Palle, e La Storia di Rima, e Le avventure di Sirio. Ebbene non chiedetevi chi sia l'autore, nè perché mi piacciano tanto da averli inseriti tra i miei preferiti. E non provate a cercarli nemmeno in libreria perché tanto non li troverete "in giro in giro". Il fatto è che soltanto io li possiedo, ed il motivo è semplicissimo: li ho scritti io! Per la verità qualche copia "in giro in giro" l'ho fatta circolare (fra gli amici e i parenti), ma visto che ci tengo a sentire anche il parere di altre persone che però non siano di parte (e quindi di persone che non mi conoscono), ho pensato bene di cominciare a pubblicare qualche pagina yom yom (magari dieci pagine per volta) on my blog.n meravigliatevi di questo mix di parole in lingue diverse: mi
piace miscelare un po' d'inglese/francese/ebraico/hindi/spagnolo/... quando ablo/scrivo! E' divertente, sì, forse un po' incomprensibile ma divertente. E' che stando un po' "troppo" in viaggio per il mondo mi viene spontaneo. E comunque, viaggiare non è mai "troppo"! Fa bene alla mia salute psicofisica... anche se poi finisco col parlare più lingue contemporaneamentAperta e chiusa la parentesi, torno ai miei libri e all'idea di farveli leggere chanti chanti. Certo che se li ho inseriti tra i miei preferiti è perché mi piacciono davvero, ma ciò non toglie che "ogni scarrafone è bello a mamma sua" e siccome che metà parola è di chi scrive e metà e di chi legge: Signori e Signore, ecco a voi un assaggino de
La Storia di Rimaaaaa!!!
1)
Dedicato a Maria, amabile sorella e amica fidata.
Compagna d’importanti viaggi, nel mondo fisico e nel mondo astrale.
Alunna e maestra del Vero Sentiero, guida spirituale e pacifica consigliera dalla soluzione sempre pronta per tutti. Dispensatrice d’aiuto psicologico, filosofico, emozionale e pratico.
Dedicato ai frutti della sua fatica e sofferenza interiore, che restano in questa dimensione, in ogni cuore che abbia avuto modo di percorrere con lei almeno un breve tragitto di vita.
Frutti che restano al di là del tempo e anche dello spazio, perché sottile è la linea che divide la vita e la morte.
Beata mi sento per aver avuto la fortuna e il tempo di conoscerla nei suoi modi d’essere, nella sua essenza vera, nella sua celata saggezza.
Soddisfatta mi sento per averla frequentata con intensità e consapevolezza crescente, nell’arco del tempo terreno che mi è stato concesso.
Con Amore speciale
Enza 

2)  
Cielo, Terra, Vento e Sole 
ascoltate queste mie parole.
Alberi, Foglie e Arcobaleno 
io vi parlo a cuor sereno.
Vi voglio raccontar d’una ragazza infelice, 
che non toccò mai Amor, come si dice.
Vi voglio raccontar d’una ragazza solare, 
che scelse di non invecchiare.
D’una ragazza che non credeva più nell’amore, 
pur se amò tanto gli altri e con ardore.
D’una ragazza che vedeva intorno dipinto di nero, 
quando chi le stava vicino non era vero.
E di un giorno come tanti, 
voglio raccontare a tutti quanti: 
Sole, un tuo raggio il suo cuore ha scaldato.
Vento, la tua corsa le sue lacrime ha rubato.
E ora brillano per te, Cielo, 
che le tieni lontane da quel triste gelo.
Perché le hai prese come figlie, 
perché le hai prese come stelle.
E delle verdi foglie varie, 
vi voglio raccontare, 
che le han donato tanta speranza 
e le han cambiata quella falsa credenza.
E degli alberi maestosi e belli 
che l’han condotta senza appelli,
alla Terra ch’ella cercava, 
là dove placida riposava.
Nascere, fiorire, invecchiare e morire:
è il ciclo della vita che vuol proseguire.
Rima imparò che l’Amore 
parte e ritorna nel cuore. 
E ora che in alto può volteggiare,
anche altrove può farlo arrivare. 
E ora che ha una bella sensazione, 
da un nome alla gaia emozione: 
VOGLIA DI ESSERE, dice Rima. 
E che sia sempre più di prima. 
Vivere nel suo vero significato, 
può farti sentir solo beato. 
E ora tu, Arcobaleno, 
sii testimone del suo mondo più ameno, 
e trasportalo sui tuoi colori 
da Rima ai suoi successori. 
Affinché il suo lavoro non vada perduto 
e doni sollievo a chi in lei ha creduto, 
e perché mai il coraggio possa mancare 
a chi la sua vera essenza vuole mostrare.



I
C’era una volta, e probabilmente ancora c’è, uno Spirito di Pace che abitava nell’Olam Beriah (il Mondo della Creazione delle Creature Sostanziali). Un bel giorno dall’Ain Soph Aur (il Nulla Primordiale, il non visibile, l’Uno da cui il Tutto si manifesta) fu deciso che, pur se per un breve arco di tempo, quello spirito luminoso sarebbe dovuto andare a vivere nell’Olam Jesodot (il Mondo terreno), in un periodo molto particolare tanto per il Mondo di Sopra quanto per quello di Mezzo. (continua nell'altro blog dedicato ai "miei libri preferiti" http://sorellalunaefratellosole.blogspot.com/search/label/La%20Storia%20di%20Rima%20-%20libro)

martedì 15 luglio 2008

Non ci posso credere!

Non ci posso credere! Ho chiuso, ho riaperto e l'ho ritrovato (non il 2008 ma il mio blog ... anzi... tutt'e due!) Bene bene, sono proprio contenta, però è ovvio che non è finita qui (ovvio per me, s'intende!) Lo so eccome che dovrò "faticare" ancora qualche altro giorno prima di poter capire come usare il blog, e quindi, mi "toccherà" starci qualche ora incollata davanti al monitor per esercitarmi (oh signore benedetto, mi verranno gli occhi da pesce-palla!).
Non dico che voglio imparare ad usare con disinvoltura tutte le varie opportunità utilizzabili, ma comunque ho davvero tutto da scoprire, visto che per me questa è una vera "novità a tutto tondo".
Vaaaaa beneeeeee!
Mi consola il fatto che le spiegazioni su "come fare cosa" che leggo un po' qua e un po' là sono molto easy da seguire
(questo mi fa presagire che forse non finirò con l'avere gli occhi da pesce-palla!)
Hasta luego

Benvenuta Terry, one more time!

Eccoci qua, per la seconda volta nell'arco di pochi giorni... Ebbene sì, è la seconda volta che creo un mio blog, e quindi è pure la seconda volta che scrivo il mio primo post. La prima volta, quando l'ho chiuso (tutta contenta per essere riuscita nel mio intento!) , ero convinta che l'avrei ritrovato, ma poi sono andata a cercarlo il giorno dopo, e... sigh !sigh ! non l'ho trovato più! Chissà cosa ho combinato per riuscire a perderlo così. Sicuramente qualcosa di errato l'ho fatta perché a tutt'oggi non l'ho più trovato. Si, si, lo so che sono un po' de coccio (come si dice a RM), ma probabilmente è proprio per questo che ci riprovo (so' de legno, io, mica de coccio, sa! er coccio se rompe...). Anzi, prima di continuare a scrivere, come ho fatto la volta precedente... ora lo chiudo ...e poi lo riapro. Voglio proprio vedere se lo ritrovo! (mi sento un po' come Massimo Troisi in quel famoso film "Non ci resta che piangere": la scena particolare a cui mi riferisco è quella in cui si ritrova titubante davanti la porta di casa. Il suo dilemma è uscire/non uscire! Lui vorrebbe farlo ma non ci riesce per "paura", perché ogni volta che apre la porta "pronto per sortire" si ritrova sempre catapultato nel 1400 quasi 1500!) detto ciò, psicologicamente preparata, ...convinta... chiudo e poi riapro... cia cia a dopo