mercoledì 17 aprile 2013

Emma Bonino, raccontiamola giusta


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Negli ultimi giorni, si è parlato molto della possibilità di eleggere Emma Bonino a Presidente della Repubblica. Insieme agli attestati di stima pervenutile da diverse aree politiche e della società civile, sono cominciate a girare voci poco rassicuranti sul suo conto.
Primo tra i detrattori il nostro giornalista preferito, Marco Travaglio, con due articoli: “Si fa presto a dire Bonino” e “Madonna Bonino“. Articoli che hanno alimentato una serie di voci non confermate e luoghi comuni da sfatare:
Si è candidata con Forza Italia nel ’94 e nel ’96!
Questo è quello che dice Travaglio. Ed è falso. La Bonino, alle politiche del ’94, era candidata con la Lista Pannella, naturalmente. Pannella aveva trovato l’accordo con Berlusconi e la sua Lista era entrata a far parte del Polo delle Libertà a nord (non col Polo del Buon Governo a sud). Bonino fu quindi eletta nella coalizione berlusconiana, sì, ed entrò a far parte del gruppo parlamentare di Forza Italia (i parlamentari radicali non erano in numero sufficiente a formare un gruppo proprio). C’è anche da dire che i radicali hanno sempre cercato l’accordo con chiunque appoggiasse le loro politiche, e proprio questo era avvenuto nel ’94, quando Berlusconi promise le riforme liberali che i radicali volevano.
Nel ’96, Bonino non si candidò proprio. Successivamente, i radicali (con la Lista Bonino-Pannella) non si allearono più col centrodestra (non si capisce, dunque, da dove venga questa presunta alleanza “fino al 2006″ di cui Travaglio parla).
Però ha elogiato l’operato di Berlusconi come Primo Ministro nel 2005
Qui le cose si fanno interessanti. Travaglio riporta una dichiarazione di Bonino, con tanto di virgolettati:
“Con Berlusconi abbiamo iniziato un lavoro molto serio… apprezziamo ciò che sta facendo come premier, ma la posizione degli alleati è nota”
Ma l’unica altra copia di questa ANSA l’abbiamo ritrovata sul sito dei radicali, ed è leggermente diversa:
”Con Berlusconi abbiamo iniziato un lavoro molto serio che, pero’, non ha ancora portato a molto”. Lo ha detto Emma Bonino parlando alla manifestazione dei Radicali sotto la sede dell’Unione a piazza SS. Apostoli. ”Apprezziamo – ha aggiunto – quello che sta facendo il premier, ma la posizione degli alleati e’ nota”. Quindi ”non e’ detto che alla fine riesca” a superare quei veti.
Apprezziamo quello che sta facendo “IL premier”, non “COME premier”. Tra le due espressioni c’è una differenza enorme. Se, nel primo caso, si apprezza il tentativo del premier di trovare un accordo programmatico (che non ci sarà), nel secondo caso si apprezza l’operato del premier in toto. Dato che l’ANSA dei radicali è riportata per intero e senza redazioni, si potrebbe propendere per un errore da parte di Travaglio. A voler essere maliziosi come un Travaglio, si potrebbe insinuare l’abbia fatto apposta.
E la storia delle frequenze occupate abusivamente da Rete4?
L’1 aprile 2008 (Travaglio erroneamente scrive 2007), Emma Bonino, in qualità di Ministro delle Politiche Europee del secondo governo Prodi, presenta un decreto per l’attuazione delle sentenze della Corte di Giustizia europea. Il sospettoso Travaglio però evidenzia come la Bonino avesse deciso di tralasciare la sentenza che aveva dato torto al gruppo Mediaset. Ironizza inoltre su una dichiarazione in cui la Bonino pare sostenesse di non aver preso in considerazione la sentenza perchè non urgente (erano passati circa 9 anni da quando Europa7 aveva vinto la gara per le frequenze). La Bonino, pochi giorni dopo quell’1 aprile, aveva in realtà risposto a Travaglio dicendo tutt’altro che “non è urgente”:
Il decreto legge intende sanare quelle procedure di infrazione su cui il nostro Paese è stato condannato dalla Corte di Giustizia europea e che necessitano l’adozione di atti normativi per scongiurare il rischio di multe e sanzioni per mancato adempimento. Come è noto, invece, nel caso di Europa 7, il coinvolgimento della Corte di Giustizia europea è stato di natura interpretativa, a seguito della richiesta del Consiglio di Stato di un parere sul diritto comunitario in materia per poter valutare la compatibilità con esso di norme o comportamenti dello Stato. Dell’interpretazione della Corte deve ora tener conto il Consiglio di Stato, organo che ha attivato la procedura, affinché possano essere assunti gli opportuni provvedimenti. Pertanto, il decreto legge del 1 aprile non era lo strumento per affrontare e risolvere l’annoso caso di Europa 7 sul quale, nel merito, la mia posizione è chiara. Per quanto mi riguarda, non ci sono né clamorose dietrologie da scoprire né retropensieri di alcun tipo da denunciare.
Però il fatto che abbia votato contro l’incarcerazione di Cosentino è indifendibile
I radicali sono semplicemente stati coerenti con loro stessi. La richiesta per Cosentino era di incarcerazione preventiva e, si sa, i radicali sono contrari a queste misure. E non per coprire le spalle ai parlamentari: in altri tre casi, i radicali stessi avevano votato a favore di procedimenti di incarcerazione per parlamentari. Per chi voglia sentirlo spiegare (meglio di come facciamo noi) dalla Bonino stessa:
E per quanto riguarda il sostegno agli OGM non riportati sull’etichetta?
Dire che sia sfavorevole all’indicazione della presenza di OGM sull’etichetta dei prodotti è quantomeno impreciso. Citiamo quanto detto dalla stessa Bonino per chi voglia farsi un’opinione più informata:
Il regolamento comunitario che entra in vigore il 1° gennaio prossimo è la mera applicazione di quanto già previsto dalla Commissione europea [...] dove viene indicato che la presenza accidentale di Ogm dei prodotti alimentari, sia convenzionali che biologici, non deve essere segnalata sull’etichetta se il livello è e resta al di sotto della soglia del 0,9%. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi.
Petrini chiede di fissare la soglia a 0,1%, cioè la percentuale minima rilevabile. Segnalo che neppure la federazione mondiale per l’agricoltura organica (IFOAM) è su una posizione così integralista (e isolata: in Europa solo 4 Stati membri su 27 la sostengono)
E il fatto che faceva parte del gruppo Bilderberg? Quelli sono tutti massoni
Non ne faceva parte, è solo stata invitata ad un incontro in quanto commissario europeo (come scrive correttamente Travaglio). Che poi il gruppo Bilderberg sia un’associazione segreta il cui scopo è quello di controllare il mondo è una speculazione complottistica che lascia il tempo che trova.
Travaglio ha scritto che Bonino non ha detto nulla su Guantanamo o Abu Ghraib
Travaglio ha cercato “disperatamente” nell’archivio ANSA, ma non se la cava bene con Google, evidentemente. Veniamo noi in soccorso alla sua disperazione: uno e due.
Va bene, allora perché non si sarebbe opposta all’intervento in Afghanistan, Iraq o Bosnia? E al cessate il fuoco in Afghanistan, addirittura
Certo, Bonino ha delle opinioni forti in merito. Ma non si può considerarla certo una guerrafondaia, visto che è sempre stata molto impegnata sul fronte pacifista e del disarmo. Inoltre, ha una certa esperienza nel campo umanitario (già nel 1997 si era recata in Afghanistan e aveva denunciato il regime Talebano, ad esempio), quindi la sua opinione al riguardo varrà pur la pena di sentirla:
Secondo l’esponente radicale una sospensione dei bombardamenti servirebbe solo ai talebani per riorganizzarsi e ricorda come ai tempi della guerra contro la Serbia furono avanzate analoghe proposte «e giustamente si disse di no perché questo dava tempo ai serbi di riorganizzarsi». A questo proposito la Bonino ricorda come l’impegno costante della Nato contro la Serbia di Milosevic ha consentito di abbattere il suo regime e di consentire a quel paese un ritorno alla democrazia.
Imprecisioni, omissioni, semplificazioni, balle vere e proprie. Se “Madonna Bonino” non è perfetta, anche Gesù Travaglio lascia parecchio a desiderare.

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