mercoledì 6 agosto 2014

Cosa penso di questa guerra...

Con stima e rispetto per quanto ha scritto, posto qui la riflessione di una cittadina israeliana che ho avuto l'opportunità e il piacere di conoscere per caso qualche mese fa, quando si chiacchierava di ben altro... (ma già sapete cosa ne penso delle coincidenze: nella vita nulla capita per caso!)


Tisha BeAv 5774-2014

Carissimi amici,

come certo molti di voi sapranno, da circa un mese stiamo subendo una sanguinosa guerra che sembra prendere proporzioni sempre più tragiche.

Vorrei inviarvi la mia testimonianza di cittadina israeliana e condividere con voi le mie riflessioni su quanto sta accadendo.

Stiamo vivendo un incubo

Vivo in Israele da molti anni. Questa è già la terza guerra che subisco e, a sentire coloro che son nati qui, la più tremenda che ricordino.

Da circa un mese noi cittadini israeliani ci ritroviamo a vivere sotto una pioggia continua di razzi. Se non avessimo avuto il sistema antimissile Iron Dome che li fa esplodere in aria prima che si schiantino a terra (almeno il 30% di essi), a quest'ora con oltre 2000 razzi piovuti su Israele, avremmo avuto migliaia di morti...

Ogni volta che suona l'allarme dobbiamo cercare di proteggerci. Noi non abbiamo un rifugio antimissile, ci rifugiamo dunque nel corridoio di casa. I nostri vicini, con i loro bimbi, vengono anch'essi a rifugiarsi da noi. La mia piccola Esther è molto agitata, dice di sentire sempre boom... boom... difficile tranquillizzare i piccoli in questi momenti.

Sono momenti terribili, che non dimenticheremo per il resto dei nostri giorni.

Anche se vittime non ce ne sono quasi state, tuttavia questo continuo lancio di razzi contro la popolazione indifesa è un vero incubo, una tortura psicologica che è impossibile immaginare. Ogni missile in arrivo mette la popolazione in fuga, gettando tutti nel panico, o nello sgomento, o comunque in un pessimo stato mentale. Umanamente non è facile gestire una situazione di questo tipo, non è possibile continuare a vivere così...

Nel video qui sotto potete vedere la mia piccola bambina sorpresa mentre gioca con i playmobil... i pupazzi dicono:

"Adesso ci sono dei Boom! vieni, andiamo a nasconderci! Adesso ci sediamo tutti… Io sono fuori! non preoccupatevi! Siamo venuti a visitarvi! Lo sai che c’erano dei Boom? " e corrono a rifugiarsi tutti dentro la casa, lei li mette a sedere sul pavimento così come facciamo noi quando c'è l'allarme di caduta missili nel nostro circondario...
https://www.youtube.com/watch?v=MncDfgzjJSE

Ogni cittadino israeliano ha un membro della propria famiglia che combatte a Gaza. Chi ha il proprio figlio, chi il marito, chi il fratello, chi il nipote. Anche noi. Intorno a me vedo tutta l'angoscia delle mamme israeliane che hanno il proprio figlio a Gaza e che da 30 giorni non dormono più... Oltre 60 le famiglie in lutto... madri che seppelliscono i propri figli.

Da dove abitiamo noi, su un'altura che si apre sulla spianata aperta del paese, si odono le esplosioni sia di missili che degli attacchi di Tzhal sulla striscia di Gaza. Per giorni e giorni, non esagero: ogni due secondi, ogni secondo d'orologio per tutta la notte un Boom... alcuni talmente potenti da far tremare i vetri della nostra casa... se sono così forti a tanta distanza, cosa sarà udirli da vicino?? Non posso che pensare in che angoscia si trovino gli israeliani al confine e gli abitanti di Gaza in questi momenti... senza contare che sono al buio, senza elettricità, e dunque senza cellulari né mezzi di comunicazione...

 Oltre ai morti, i gravi danni psicologici che questa guerra sta causando alla popolazione israeliana e palestinese sono incalcolabili.

Cosa penso di questa guerra...

Non credo nella guerra. Non credo in questa guerra.

La guerra è il più alto grado di follia umana.

Morirò forse come un'illusa, come un'ingenua, come un'idealista... ma non mi arrenderò mai al dogma imperante in questo momento, ossia che la guerra sia inevitabile e che non esista alcun'altra soluzione possibile...

Nessuna guerra è giusta, nessuna guerra è santa, nessuna guerra è necessaria, nessuna guerra è risolutiva, non ci sono buoni contro cattivi ma solo uomini ciechi...

uomini ciechi e guide cieche...

In una guerra non ci sono vincitori né eroi da venerare, ma solo vittime.

Vittime sono i civili inermi, i bambini innocenti, i giovani israeliani (ragazzini di 18-20 anni) richiamati dall'esercito e costretti a uccidere dietro gli ordini dei comandanti, mettendo a rischio la propria vita.

Noi cittadini israeliani e palestinesi, subiamo entrambi una manipolazione mediatica da parte dei nostri governanti. Da una parte Hamas incita i palestinesi ad immolarsi come martiri della guerra santa contro il nemico sionista. Dall'altra il governo israeliano chiede sacrifici necessari per la difesa dello Stato ebraico. Da entrambe le parti vengono chieste vite umane da immolare sull'altare della propria causa politica ed ideologica, con slogan emotivi come “resistenza all'occupazione”, “diritto di difendersi”...

Il grande alleato di Hamas è la disperazione...

Il grande alleato della guerra a Gaza è la paura...

Su disperazione e paura i governanti costruiscono il loro consenso nazionale.

Ma proseguire su questa strada, significa soltanto amplificare l'odio, inasprire la violenza e, con la tecnologia avanzata e i potenti ordigni a disposizione, potremmo ritrovarci presto ad un punto di non-ritorno.

Il governo israeliano ci “rassicura” dicendoci di aver sacrificato 62 giovani soldati per compiere l'operazione di distruzione dei tunnel del terrore. La prossima guerra, invece che dai tunnel sottoterra, verremo attaccati dall'alto con aerei e droni...

Se non risolviamo le ragioni del conflitto alla radice, ciò che ci aspetta è solo distruzione e morte.

Nel buio tunnel del terrore e della morte ci stiamo precipitando tutti.


Guerra: industria bellica sottomessa alle leggi di mercato

E poi c'è l'ipocrisia mediatica...

diciamolo francamente: dei palestinesi NON FREGA NIENTE A NESSUNO, a cominciare dai finti pacifisti e i pro-pal che li strumentalizzano per difendere le proprie cause politiche.

Io sionista, invece, desidero dal più profondo del mio cuore che i palestinesi abbiano una vita felice, rispettabile e degna di essere vissuta e proprio per questo considero tutti i sostenitori del regime dittatoriale e terroristico di Hamas come complici della loro sofferenza...

In effetti, il più grande scandalo in tutta questa faccenda è la complicità internazionale nell'armamento di Hamas: degli aiuti umanitari di miliardi e miliardi di euro stanziati dalla comunità europea, nessuno si è preso la briga di controllare se andavano a destinazione? se il popolo palestinese usufruiva di questi aiuti? nessun controllo per verificare che questi somme da capogiro -soldi dei lavoratori europei- fossero realmente impiegate nella costruzione di case, ospedali, scuole, strade? com'è possibile che nessuno si sia accorto che questi stanziamenti venivano letteralmente rubati alla popolazione ed impiegati da Hamas per costruire un immenso arsenale di guerra e una città sotterranea per i suoi adepti (senza dimenticare le gigantesche ville con piscina e il lussuoso tenore di vita dei suoi capi)?

Miliardi di aiuti umanitari investiti nell'armamento (ogni missile kassam costa circa 10.000 euro, e ogni tunnel è costato intorno ai 2-4 milioni di euro).

La guerra è una grande menzogna che viene giustificata dalla manipolazione ideologica... ma in realtà le motivazioni ideologiche servono solo a mascherare e legittimare un'immensa quantità d'interessi.

Non dobbiamo dimenticare che ci troviamo in un momento di grave crisi economica e anche l'INDUSTRIA BELLICA deve produrre e vendere i suoi prodotti. Per mantenere viva questa prolifica industria bellica, chi ha interesse che questo conflitto finisca davvero?

Come ogni industria che si rispetti, anche quella bellica è sottomessa alle LEGGI DI MERCATO: se nessuno acquista i suoi prodotti, tutta l'industria va a picco... fallirebbero grandi imprenditori, verrebbero chiuse fabbriche, decina di migliaia di persone si troverebbero senza lavoro, ecc...

Poiché in Europa e in America, B"H, guerre non ce ne sono più, è fondamentale che i conflitti in medio-oriente non si spengano, altrimenti l'industria bellica perderebbe i suoi più grossi clienti!!

Dopo gli U.S.A., l'Italia è la prima fornitrice di armi a Israele per un fatturato annuo di centinaia di milioni di euro, seguono Francia, Germania ed Inghilterra... E quegli stessi paesi concludono un fatturato annuo di miliardi in armi vendute al Qatar che finanzia, a sua volta, Hamas e la jihad armata.


I miti in frantumi

Un aspetto positivo della guerra – se qualcosa di positivo possa esserci nella guerra – è che, oltre a distruggere case e città, essa distrugge anche tutti i nostri punti di riferimento.

La guerra manda in frantumi tutte le nostre certezze e credenze.

In questi giorni anche per me sono crollati tanti falsi miti e idoli.

Molti ebrei cercano nei testi della Bibbia i versetti che parlano delle guerre d'Israele per trovare giustificazione a questa guerra in atto; dall'altra parte i musulmani jihadisti estrapolano dal Corano tutti quei versetti che legittimano la loro guerra santa contro l'Occidente laico...

Senza il vaglio freddo della ragione, le religioni diventano solo prigioni ideologiche in preda a strumentalizzazioni di ogni sorta.

In questi giorni in Israele, in qualunque conversazione in merito a quello che stiamo vivendo, vengono fuori espressioni del tipo "è segno che sta arrivando il Messia!", "quello che stiamo attraversando sono le doglie del Messia!", "che il Messia venga presto!". Ora la storia del nostro popolo ci insegna che ad ogni persecuzione o catastrofe nazionale subita, il popolo ebraico ha letto le proprie sofferenze come il segno della venuta imminente del Messia. Ed ogni volta abbiamo atteso invano.

Credo, invece, che il Messia verrà proprio e solo quando NOI avremo risolto i nostri problemi.

Non dobbiamo aspettare qualcuno che risolva i problemi che noi esseri umani abbiamo creato... il Messia verrà quando saremo stati in grado di risolverli da soli...


NON ALIMENTARE L'ODIO

Faccio una richiesta accorata a tutti i miei contatti, a tutti i pro-Israele e ai pro-palestinesi: forse siete abituati alle partite di calcio, dove si tifa per una squadra sola e si schifa l'altra.

Ma qui non si tratta di una partita di calcio, non dovete schierarvi per una delle due squadre! Evitate di fare - come molti utenti web - i guerrafondai seduti alle comode poltrone della vostra casa dinanzi al televisore o alla tastiera del vostro computer con la pancia piena!

Vogliamo dare un efficace contributo per porre fine a questa tragedia? smettiamo tutti di ALIMENTARE L'ODIO da qualunque parte provenga. Ogni goccia d'odio in più è come benzina che attizza il grande fuoco divoratore che sta divampando nel mondo.

Grazie

Come sempre, sono benvenute le vostre riflessioni.

Con amore, vostra Shazarahel

   

1 commento:

  1. Anche il ho letto la tua riflessione e la condivido tutta, in special modo condivido il tuo appello sullo schieramento da una parte o l'altra e sulla conseguente fomentazione dell'odio. Sicuramente non sono le persone comuni che vogliono la guerra e i conflitti nascono sempre da prepotenze di pochi potenti. Ci sono molti palestinesi che vogliono vivere in pace e se la rischiano (con hamas) a esternare il loro desiderio. Vero pure che ce ne sono tanti altri che invece appoggiano quella malsana idea di "cancellare" lo stato d'Israele. Tuttavia lavorare per la pace è anche una questione di unione, cioè, unirsi a coloro (far parte di coloro) che desiderano la pace è senz'altro più proficuo dello schierarsi come si farebbe in una partita di calcio!
    Si, certo, Israele deve difendersi -non ho dubbi al riguardo- e so che le cose negative (come lo è questa guerra) dovrebbero anche aiutare a capire su quale via camminare per raggiungere l'obiettivo (in questo caso la pace). E questo vale sia per il popolo palestinese sia per quello israeliano.
    Salvatore ha scritto che "è la stessa popolazione che crea il potere" ebbene, voglio augurarmi che questa guerra (purtroppo obbligata) sia d'ispirazione ad entrambe le popolazioni affinché stavolta possano "creare un potere di pace".
    un abbraccio di luce
    HermanaLuna

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