venerdì 22 febbraio 2013

Riparte il futuro: chi votare?

Tutti i dati di Riparte il futuro alla vigilia delle elezioni: ecco chi sono i candidati Braccialetti bianchi

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È la Valle d’Aosta la regione più “trasparente” con la percentuale più alta (15,8%) di Braccialetti bianchi, i candidati che hanno accettato i 5 impegni di Riparte il futuro, rispetto al totale della regione. Seguono la Liguria con il 12,7% e il Friuli Venezia Giulia con il 9,5%. Ultima in classifica la Basilicata con l’1,6%. Si conclude oggi, a poche ore dal silenzio elettorale, la prima fase della campagna promossa da Libera e Gruppo Abele contro la corruzione. La raccolta firme dei cittadini invece prosegue sul sito, così come dovrà proseguire l’impegno preso dai Braccialetti bianchi di oggi che saranno eletti domani in parlamento.
Dal 16 gennaio, data di lancio della campagna, a oggi è stato chiesto a tutti i candidati, di tutti i partiti, di sottoscrivere la trasparenza accettando di pubblicare online il curriculum vitae, la condizione reddituale e patrimoniale, gli eventuali conflitti d’interesse, la situazione giudiziaria e impegnarsi a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’art. 416 ter del Codice Penale, la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso. Dopo poco più di un mese il bilancio è da vero record. Prima petizione online in Europa di tale portata, Riparte il futuro ha chiamato a raccolta i cittadini su un tema cruciale nella vita sociale, economica e politica del nostro Paese, ottenendo risultati incoraggianti:  circa 140mila firme di cittadini e personaggi famosi, e più di 842 candidati (più altri 234 in via di adesione) che hanno aderito.
La classifica, come dicevamo, vede in testa la Valle d’Aosta con il 15,8% dei candidati trasparenti, seguita dalla Liguria (12,7%) e dal Friuli Venezia Giulia (9,5%). La graduatoria regionale prosegue poi con le Marche (8,7%), Toscana (8,1%), Emilia Romagna e Piemonte (7,7%), Trentino Alto Adige (6,6%), Umbria (6,1%), Lombardia (5,3%), Veneto (4,4%), Puglia e Calabria (4%), Lazio (3,6%), Campania (3,1%), Molise e Sicilia (3%), Sardegna (2,6%), Abruzzo (2,4%), Basilicata (1,6%).
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Per quanto riguarda l’adesione per schieramento politico, il primo partito che può vantare nelle sue liste il maggior numero di “braccialetti bianchi” è il Pd con il 33% dei candidati, seguito da SEL con il 21,3% e da M5Stelle con il 12,6%. E poi: Rivoluzione Civile (12,3%), Fare per Fermare il declino (4,9%), Scelta Civica con Monti (4,7%), FLI (2,3%), UDC (1,7%), Centro Democratico e Fratelli d’Italia (1,5%), PDL (0,6%), Moderati PLI (0,4%), La Destra e PSI (0,2%), Lega Nord (0,1%).
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Inoltre il 65,4% dei candidati è di sesso maschile e il 34,6% femminile, mentre per quel che riguarda la presenza di candidati trasparenti nei due rami del Parlamento il 69,6% è in corsa per la Camera e il 30,4% per il Senato.
Dall’insediamento del nuovo governo comincerà la seconda fase dei 100 giorni, durante la quale sarà monitorato e verificato l’impegno dei Braccialetti bianchi nel rafforzamento del 416 ter del Codice Penale. Grazie alla forza del web e dei social network, ogni cittadino potrà tenere d’occhio il lavoro dei parlamentari e sarà compito dei promotori di Riparte il futuro cancellare dalle liste dei “trasparenti” quei politici che non manterranno gli impegni presi sul fronte della lotta alla corruzione. Una battaglia di civiltà e di democrazia senza precedenti per fa ripartire le migliori energie del Paese e della buona politica, aperta alla partecipazione di tutti, senza colore, né partito.

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