Cyberspazio:
nuovo virus Flame, guerra di spie fra Israele e Iran
(ASCA-AFP) - Gerusalemme, 29 maggio 2012 - Se non e' un'ammissione, poco ci manca. Il vice primo ministro israeliano Moshe Yaalon ha detto alla radio dell'esercito che l'utilizzo di armi cibernetiche, come il nuovo virus Flame, contro la minaccia nucleare iraniana e' ''ragionevole''.
''Per tutti coloro che pensano che la minaccia iraniana sia significativa, e' ragionevole intraprendere passi diversi, inclusi questi, per fermarla'', ha detto Yaalon, dopo che ieri la compagnia russa Kaspersky Lab, che lavora per conto delle Nazioni Unite ed e' uno dei maggiori produttori di antivirus, aveva annunciato la scoperta del nuovo malware e indicato nell'Iran il principale obiettivo degli attacchi. ''Israele ha la benedizione di essere un paese tecnologicamente ricco e questi strumenti ci aprono ogni sorta di possibilita''', ha proseguito il ministro.
Il Flame e' venti volte piu' pesante di Stuxnet, il ''worm'' scoperto nel 2010 e utilizzato sempre contro il programma nucleare iraniano, per la produzione del quale i servizi israeliani vennero anche allora fortemente sospettati.
Secondo i media occidentali, il nuovo virus e' stato utilizzato per attaccare il Ministero del Petrolio e i principali terminal per le esportazioni dell'Iran. Da Tehran, pero', gli esperti del Ministero delle Telecomunicazioni hanno fatto sapere di avere gia' pronto un programma anti-virus in grado di bloccarlo. red-uda/
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