domenica 18 ottobre 2015

#IoStoConIsraele (ottobre 2015)

Roma: Domenica 18 ottobre, alle ore 11.00 si è svolta con successo la manifestazione di solidarietà con Israele, promossa dalla Comunità ebraica, con l'adesione di Italia-Israele.

Centinaia di sostenitori, provenienti da varie parti d'Italia, sono giunti stamattina presso l'ambasciata d'Israele a Roma, per esprimere la loro solidarietà nei confronti di Israele e protestare contro le menzogne propagate in particolare attraverso i social media su quanto sta avvenendo in Israele. Comunità ebraica, politici, associazioni di amicizia, ebrei e no, giunti da tutta l'Italia, hanno manifestato il proprio sostegno a Israele, accolti dall'ambasciatore d'Israele in Italia Naor Gilon, che ha rivolto loro un saluto e un ringraziamento.

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"Una manifestazione pacata, dove si è auspicata la pace e la convivenza, dove nessuno ha inneggiato alla morte di qualcun altro."

"Io oggi ci sono, e continuerò ad esserci sempre a fianco di Israele e contro l'ipocrisia.
Non sono ebreo per nascita o religione. Lo sono per volontà! perché non sopporto che per anni nella mia vita mi abbiano detto falsità sulla storia di Israele. Perché tutti noi, non ebrei europei, abbiamo un debito nei loro confronti. Perché nella passione per Israele rivivono le passioni della mia gioventù contro l'oppressione: 100 milioni di arabi circondano i confini di una piccola ed eroica democrazia per distruggerla. E non ci riescono. Né ci riusciranno mai. Per questo amo Israele."
"Penso che gli unici contro la Palestina siano coloro i quali non permettono ai palestinesi di avere uno stato. La Lega Araba nel 1948, quando ha rifiutato la nascita dello stato palestinese, per il solo desiderio di distruggere quello ebraico, e' stata contro i palestinesi."


  "E' nostro diritto esistere, resisteremo!"

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Shalom7 - "Noi vinceremo e vivremo per sempre ed oggi ribadiamo il nostro diritto ad esistere, soprattutto in questi momenti tragici. Da Roma parte un grido che unisce tutte le comunita' ebraiche italiane". 
Cosi' Ruth Dureghello, presidente della comunita' ebraica di Roma, ha dato il benvenuto a tutti coloro che si sono radunati stamane di fronte all'ambasciata israeliana per ribadire la solidarieta' allo Stato d'Israele ed ai suoi cittadini vittime di ripetuti attacchi terroristici.

L'iniziativa, nata a Roma, ha raccolto l'adesione di altre capitali europee come Bruxelles, Madrid (con cui viene imbastito un collegamento telefonico), Barcellona e Parigi.
"Avvertiamo il pericolo in tutta Europa, ciascuno è minacciato ovunque si trovi", ha ammonito Dureghello.
"Supereremo anche questo momento, il nostro popolo è forte e continueremo ad essere avanguardia mondiale in tutti i campi", ha detto l'ambasciatore israeliano Naor Gilon, attaccando poi l'autorita' palestinese per il "continuo incitamento" alla violenza.


"Assistiamo a una costante disinformazione su quanto accade. Ma Israele vincerà, perché la sua popolazione è forte e determinata nel suo istinto di sopravvivenza” assicura l’ambasciatore Naor Gilon.
Per Riccardo Pacifici (a nome dell’Israel Jewish Congress) "questo è il momento per non dividerci, vogliamo far capire qual è la nostra etica. Non può scorrere sangue ebraico nell'indifferenza".
Alla manifestazione c'è stata una partecipazione trasversale della politica, con deputati e senatori di Forza Italia, Pd, Fratelli d'Italia. Hanno aderito il sottosegretario Sandro Gozi e Scelta Civica.


Dal palco, il presidente commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto ha rivolto un appello agli ebrei italiani o di altri Paesi a non trasferirsi in Israele, seguendo l'invito del premier Netanyahu, perche' sono "parte organica del nostro Paese".
Sul palco, tra gli altri, il senatore Lucio Malan (Forza Italia), il presidente del Pd romano Tommaso Giuntella, il presidente di Equality Aurelio Mancuso, il pd Umberto Ranieri, il dirigente di Fratelli d’Italia Marco Marsilio.
Brevi messaggi di solidarietà sono stati espressi da alcuni presidenti di comunità ebraiche italiane, Sara Cividalli di Firenze, Lydia Schapirer di Napoli, Manfredo Coen di Ancona, Guido Guastalla di Livorno.
Ha chiuso l'evento il presidente dell'Unione della Comunita' Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, sottolineando che "oggi preoccupa non l'aspetto militare della violenza, ma il fatto che gli aggressori siano giovani e giovanissimi, educati all'odio e all'eliminazione di Israele". Adesso, quindi, "è il momento di creare una coalizione di forze vere per la pace contro le nuove tensioni terroristiche sanguinarie, di cui l'Isis è una degenerazione", ha aggiunto.



“La nostra forza, la forza di tutto il popolo ebraico, è anche in questo evento” conferma il vicepresidente della Comunità di Roma Ruben Della Rocca, che conduce la cerimonia è che si chiude sulle note dell’Hatikva, l’inno dello Stato ebraico. Mentre in coro si alza il grido: “Am Israel Hai”. Il popolo di Israele vive.
 
Atkiva - Roma 


Atkiva - Parigi


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