sabato 17 ottobre 2015

I palestinesi: "Perché i nostri leader sono ipocriti e bugiardi"

  • Noi contaminiamo le nostre moschee con le nostre mani e i nostri piedi, e poi accusiamo gli ebrei di profanare i luoghi santi dell'Islam. Se c'è qualcuno che profana questi luoghi, beh, è chi porta esplosivi, pietre e bombe incendiarie nella Moschea di al-Aqsa. Gli ebrei che si recano sul Monte del Tempio non portano con loro pietre, bombe o bastoni. Sono i giovani musulmani che profanano i nostri luoghi santi con i loro "piedi sporchi".

  • Questi leader, tra cui lo stesso Abbas, non vogliono che i loro figli e nipoti partecipino alla "lotta popolare". Essi sono pienamente responsabili della decisione di mandare i figli degli altri a lanciare pietre e bombe incendiarie contro gli ebrei. Standosene tranquillamente seduti nelle loro lussuose ville e nei sontuosi uffici, a Ramallah, essi pretendono che Israele sia ritenuto responsabile dei severi provvedimenti presi contro i palestinesi "innocenti". Il loro obiettivo principale è quello di mettere a disagio Israele e dipingerlo come uno Stato che adotta misure severe contro gli adolescenti palestinesi.

  • Questi giovani non escono per strada a combattere "l'occupazione". Il loro obiettivo principale è quello di uccidere o causare gravi lesioni personali agli ebrei. Se qualcuno lancia una bomba incendiaria contro una casa o un'auto, il suo obiettivo è quello di bruciare vivi i civili.

  • È come se i nostri leader dicessero che lanciare pietre e bombe incendiarie contro gli ebrei nelle loro auto e contro le loro case sia un diritto fondamentale dei palestinesi. I nostri leader credono che Israele non abbia alcun diritto di difendersi da coloro che cercano di bruciare vivi gli ebrei alla guida dei loro autoveicoli o che dormono nelle loro case.


Mentre Hamas e la Jihad islamica continuano a sfruttare i nostri adolescenti nella Striscia di Gaza addestrandoli a unirsi al jihad contro gli ebrei e gli "infedeli", i nostri leader in Cisgiordania commettono un crimine simile contro i giovani palestinesi.
I dirigenti dell'Autorità palestinese (Ap), guidata da Mahmoud Abbas che erroneamente dice di essere il presidente dello Stato di Palestina, incoraggiano i nostri ragazzi a ingaggiare la cosiddetta "resistenza popolare" contro Israele, ma non sono disposti a mandare i loro figli e nipoti a unirsi alla "lotta popolare". Come al solito, i nostri leader vogliamo che siano i figli degli altri a uscire per strada a lanciare pietre e bombe incendiarie contro gli ebrei.
La "lotta popolare" che la leadership dell'Ap sta conducendo in questi giorni è tutt'altro che pacifica. In alcuni casi, ha dimostrato di essere letale. Di recente, Alexander Levlovich è morto dopo aver perso il controllo della sua auto a Gerusalemme. Le indagini hanno mostrato che almeno quattro giovani arabi avevano lanciato pietre contro l'autoveicolo, facendo sì che Levlovich perdesse il controllo del mezzo e andasse a sbattere contro un albero.

Nel corso degli ultimi mesi, centinaia di giovani palestinesi di Gerusalemme sono stati arrestati per aver lanciato pietre e bombe incendiarie contro autoveicoli israeliani. Questi ragazzi hanno fornito varie spiegazioni sul motivo che li aveva indotti a prendere parte alla "resistenza popolare" contro Israele. La maggior parte di loro voleva protestare contro le visite degli ebrei al Monte del Tempio – un atto che secondo i nostri leader equivale a una "contaminazione" dei luoghi santi islamici. Mahmoud Abbas, che non è affatto un musulmano devoto, di recente ha accusato gli ebrei di profanare la Moschea di al-Aqsa con i loro "piedi sporchi".
Abbas e altre figure chiave della leadership dell'Autorità palestinese lanciano quotidianamente minacce contro Israele, in risposta alle visite assolutamente pacifiche degli ebrei al Monte del Tempio. Uno di loro, Mahmoud Habbash, è arrivato a dire che tali visite potrebbero far scoppiare una terza guerra mondiale.
È questo tipo di incitamento che spinge i nostri giovani a lanciare pietre e bombe incendiarie contro gli ebrei. Questi ragazzi non escono per strada a combattere "l'occupazione". Il loro obiettivo principale è quello di uccidere o causare gravi lesioni personali agli ebrei. Altrimenti, come si spiega il fatto che i questi giovani lancino decine di ordigni incendiari contro le abitazioni degli ebrei nella Città Vecchia? Se qualcuno lancia una bomba incendiaria contro una casa o un'auto, il suo obiettivo è quello di bruciare vivi i civili.

I nostri leader, che sono pienamente responsabili della decisione di inviare questi giovani a lanciare pietre e ordigni incendiari contro gli ebrei, se ne stanno comodamente seduti nelle loro lussuose ville e nei sontuosi uffici, a Ramallah, fregandosi le mani con profonda soddisfazione. Abbas e diversi leader palestinesi della Cisgiordania vorrebbero vedere i nostri giovani causare disordini nelle strade di Gerusalemme e sul compound della Moschea di al-Aqsa, in modo da poter ritenere Israele responsabile dei severi provvedimenti presi contro i palestinesi "innocenti. Il loro obiettivo principale è quello di mettere a disagio Israele e dipingerlo come uno Stato che adotta misure severe contro gli adolescenti palestinesi, la cui unica colpa è quella di partecipare alla "resistenza popolare".
Dopo aver istigato i nostri ragazzi ad abbandonarsi ad atti di violenza contro gli ebrei, i nostri leader ipocriti ora si affrettano a condannare le nuove misure israeliane contro chi lancia pietre. È come se i nostri leader dicessero che lanciare pietre e bombe incendiarie contro gli ebrei nelle loro auto e contro le loro case sia un diritto fondamentale dei palestinesi.

Uno dei maggiori ipocriti è Saeb Erekat, il veterano negoziatore palestinese che di recente è stato eletto segretario generale dell'Olp. Erekat, che non ha mai inviato i suoi figli a lanciare pietre e ordigni incendiari contro gli ebrei, ha condannato le misure di recente approvate da Israele contro i palestinesi che si lasciano andare ad atti di violenza. Egli ha detto che queste misure sono "disumane" e fanno parte della campagna israeliana di "incitamento" contro i palestinesi.
Ma Erekat e il suo capo, Mahmoud Abbas, non denunciano la violenza commessa dai palestinesi contro gli ebrei. Hanno parole di condanna solo quando Israele arresta i giovani che lanciano pietre e bombe incendiarie. I nostri leader credono che Israele non abbia alcun diritto di difendersi da coloro che cercano di bruciare vivi gli ebrei alla guida dei loro autoveicoli o che dormono nelle loro case.

Se c'è qualcuno che profana questi luoghi, beh, è chi porta esplosivi, pietre e bombe incendiarie nella Moschea di al-Aqsa. Nel corso degli ultimi mesi, decine e decine di giovani palestinesi hanno usato la moschea come rampa di lancio per attaccare i visitatori ebrei al Monte del Tempio. Gli ebrei che vi si recano non portano con loro pietre, bombe o bastoni. Sono i giovani musulmani che profanano i nostri luoghi santi con i loro "piedi sporchi".
Queste notizie mostrano che i musulmani non hanno rispetto per i loro siti religiosi. Le immagini di giovani a volto coperto dentro la Moschea di al-Aqsa, che assemblano pietre per aggredire gli ebrei, rivela le reali intenzioni dei rivoltosi e di chi sta dietro a loro: fare del male ai visitatori ebrei e ai poliziotti, che comunque non hanno alcuna intenzione di entrare nella moschea.

Giovani arabi palestinesi a volto coperto, dentro la Moschea di al-Aqsa (alcuni portano le scarpe), accumulano sassi da lanciare contro gli ebrei che si recano sul Monte del Tempio, 27 settembre 2015.


Noi contaminiamo le nostre moschee con le nostre mani e i nostri piedi, e poi accusiamo gli ebrei di profanare i luoghi santi dell'Islam. Non solo mentiamo, ma mostriamo anche il massimo livello di ipocrisia e impudenza. Pianifichiamo e avviamo la violenza sul Monte del Tempio, e anche altrove, e poi corriamo a dire al mondo intero che Israele arresta i nostri giovani "senza motivo".
È ovvio che i nostri leader ancora una volta ci conducono verso la catastrofe. Vogliono che i nostri figli si facciano male o vengano uccisi, in modo da poter andare alle Nazioni Unite a lagnarsi del fatto che Israele fa uso di "forza eccessiva" contro i palestinesi. I nostri leader, ovviamente, non dicono al mondo intero che sono loro a incitare questi giovani a uscire per strada e aggredire i primi ebrei che incontrano. Né dicono al mondo che sono i musulmani, e non gli ebrei, a contaminare i luoghi santi dell'Islam attraverso le loro azioni violente.

FONTE: http://it.gatestoneinstitute.org/6683/palestinesi-leader-bugiardi


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