Taglio dei costi: Luce Gas e Acqua del 20% - Ticket bus del 10%
Iva ridotta dal 27% al 5%
30 nov 2013 –Budapest– L’Ungheria continua la sua politica di abbassamanento delle tasse e
delle tariffe. I giornali e i vari talk show italiani continuano a
ignorare la rivoluzione economica che sta avvenendo in Ungheria perché
si vuole tenere il popolo nell’ignoranza onde evitare che un numero
sempre crescente di persone inizi a opporsi alle misure lacrime e sangue
varate da questo governo per conto dell’Unione Europea.
Per chi non ne fosse al corrente (e purtroppo sono ancora
tantissimi) il governo magiaro alcuni mesi fa ha deciso di ripagare con
due anni di anticipo il debito contratto col Fondo Monetario
Internazionale allo scopo di non subire più pressioni ricattatorie da
parte dei suoi ispettori.
Dopo essersi liberato di questi ricattatori e usurai il governo ha
iniziato ad adottare una serie di provvedimenti aventi lo scopo di
stimolare l’economia e aiutare le fasce più deboli e così ha deciso di
abbassare le bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana del 20% e
ha aumentato le pensioni per compensare i recipienti dell’aumento del
costo della vita.
Tali provvedimenti sarebbero stati sufficienti per migliorare le
condizioni di vita degli ungheresi ma il governo ha deciso di andare
oltre e infatti nel disegno di legge fiscale recentemente approvato dal
parlamento sono previste nuove misure sugli assegni familiari e
riduzione dell’IVA dal 27% al 5 % sui suini vivi e macellati.
Inoltre questo disegno di legge amplia le possibilità di detrarre
le tasse sui contributi sociali e sul reddito personale delle famiglie
con più figli nella fascia di reddito medio-bassa e questo ampliamento
delle detrazioni fiscali familiari costerà al bilancio 53 miliardi di
fiorini (oltre 180 milioni di euro) ed interesserà circa 260mila
famiglie.
Ma se i cittadini ungheresi sono fortunati quelli di Budapest lo
sono ancora di più visto che l’amministrazione municipale di questa
città ha deciso che dal 1 Gennaio del 2014 il prezzo degli abbonamenti
per i trasporti pubblici sarà ridotto del 10% e nello specifico gli
abbonamenti mensili passeranno dagli attuali 10.500 fiorini a 9.500,
l’annuale da 114.500 costerà 103.000 fiorini, il pass mensile per gli
studenti scenderà da 3.850 a 3.450 e quello mensile per pensionati da
3.700 a 3.330 fiorini.
Questo è quello che avviene quando al governo ci sono partiti
nazionalisti che fanno l’interesse del popolo e questo spiega il perché
la nostra casta dirigente teme la crescita del nazionalismo in tutta
Europa e usa parole estremamente offensive per attaccare chiunque osa
opporsi alla dittatura dei poteri forti.
L’Ungheria dimostra che un’alternativa all’austerità esiste e
sarebbe ora che anche gli italiani protestassero affinché tali
politiche vengano adottate anche in Italia.
Giuseppe De Santis – Londra
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