sabato 15 febbraio 2014

Tibetani vs governo cinese

Ormai sono molti i popoli nel mondo che vedono calpestati i loro diritti umani da governi che non vogliono, e la gran parte di questi è insorta chiedendo con forza che sia rispettata la dignità delle persone, la libertà di espressione, il diritto alla propria cultura, il diritto a vivere una vita senza dittatura, senza repressione, una vita tranquilla con un lavoro e una famiglia, con la sicurezza per il benessere proprio e del Paese...
E' sulle ultime storie dei popoli vs governi che ho deciso di postare in questi giorni. Non andrò a ritroso nel tempo perché lo scopo è quello di evidenziare quanto le proteste - nel "post-globalizzazione" - accomunano un popolo all'altro. Mentre invece la storia di ogni Paese è a se (...)

L'invasione del Tibet da parte del governo cinese dura da 60 anni circa, e anche se con indifferenza mondiale, è nota a tutti quanto sia diventata aspra la repressione nei confronti del popolo tibetano.
Negli ultimi tempi molti monaci (ma anche gli studenti) hanno messo in atto una forma di protesta estrema: si sono autoimmolano.

Giovedì scorso un giovane tibetano di 25 anni si è dato fuoco nella regione di Ngaba del Tibet per protestare contro la linea dura della politica cinese in Tibet. Lo ha comunicato Kanyag Tsering, un monaco tibetano in esilio che ha stretti contatti nella regione.Lobsang Dorjee, ex monaco del monastero di Kirti si è cosparso di benzina vicino al monastero di Kirti intorno alle 6:30 ( ora locale).
Citando la fonte, Kanyag ha aggiunto:
"I poliziotti cinesi sono arrivati al sito, hanno spento il fuoco sul suo corpo del giovane e lo hanno portato via in un furgone. Teneva la testa alta con entrambe le mani conserte" ha detto Tsering.
Non è noto se Lobsang, il 127mo tibetano che si è immolato per protestare contro l'invasione cinese, sia morto per  i danni delle ustioni.

Lobsang è il secondo più anziano tra i suoi quattro fratelli. I suoi genitori erano stati separati pochi anni fa. Viveva in Golok con la madre e il fratello minore. Lui gestiva un impianto di autolavaggio in Golog prima di tornare a Ngaba per vivere con il padre nel villaggio di Chuklay Ghongma a Ngaba. Di recente era stato visto alla grande festa di preghiera del monastero di Kirti (Monlam Chenmo).

Intanto si è saputo che sono state applicate nuove regole da parte del governo cinese per prevenire le proteste tibetane attraverso l'autoimmolazione nel Sichuan County: I familiari dei  tibetani che si auto-immolano per protestare contro il dominio cinese devono essere privati degli aiuti di stato e delle  opportunità di lavoro, e non possono restare in alcun villaggio o borgata in posizioni di alto livello, in base alle regole introdotte in una recalcitrante contea tibetana popolata nella provincia di Sichuan.
Inoltre, essi devono restituire tutti gli aiuti finanziari di Stato, ed i villaggi in cui si verificano le proteste di auto-immolazione devono essere completamente privi di assistenza pubblica, secondo un documento contenente le misure introdotte in Dzoege (in cinese, Ruo'ergai) contea il Ngaba (Aba) prefettura autonoma tibetana. (http://sitesunyata.blogspot.fr/)

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