MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012
Attacchi infanganti e non documentati:
Laura Puppato risponde con un'intervista
e un comunicato
A quanto pare la candidatura di Laura Puppato, salvo alcune buone eccezioni, sollecita due precise risposte mediatiche: o il silenzio ostruzionista oppure critiche sospettose che si spingono, in taluni casi, fino ad attacchi violenti supportati, più che da "prove" da un "si dice" giornalisticamente modesto, ma ancora nell'ambito di una ricerca della verità.
Oggi però, in questo post, le sfumature hanno raggiunto il livello della diffamazione. Il nostro blog, insieme a quelli di altre donne, ha deciso di fare informazione su una candidata che ci pare di tutto rispetto, e non solo perché donna ma, finalmente, anche donna. Dunque stamattina l'abbiamo rintracciata per telefono e le abbiamo proposto un'intervista a cui si è prestata di buon grado. Le domande sono solo tre:
Oggi però, in questo post, le sfumature hanno raggiunto il livello della diffamazione. Il nostro blog, insieme a quelli di altre donne, ha deciso di fare informazione su una candidata che ci pare di tutto rispetto, e non solo perché donna ma, finalmente, anche donna. Dunque stamattina l'abbiamo rintracciata per telefono e le abbiamo proposto un'intervista a cui si è prestata di buon grado. Le domande sono solo tre:
D. Laura, un blog che si appella ai nobili principi della laicità dello Stato e della trasparenza, oggi sembra attribuirle tutta la responsabilità di una legge che (secondo l'autore dell'articolo) in Veneto "si propone di eliminare la facoltà dei consultori di scegliere le associazioni di cui avvalersi, consentendo l'assalto di gruppi integralisti (...) decisi a sfruttare la fragilità delle persone che vivono una drammatica decisione per esercitare un'opera di plagio", sostenendo che lei di questa legge è stata "fra i principali fautori". E l'ha addirittura tacciata di essere "una teocon" che ne ha salutato il passaggio in Regione con la frase: "è stato battuto l'oscurantismo". E con ciò l'autore dell'articolo ironizza evidentemente sul fatto che per lei è "oscurantismo" il diritto di abortire in sicurezza.
Informo l'autore (che si firma come Semplicissimus) che la frase è stato battuto l'oscurantismo, è stata in effetti pronunciata dalla sottoscritta. Ma c'è un dettaglio su cui non sorvolare: l'oscurantismo a cui mi riferivo era in modo inequivocabile riferito al tentativo (che era il vero contenuto originario di quella legge), di far entrare il Movimento per la Vita a interagire con i consultori, cosa che è stata scongiurata precisamente grazie a una battaglia che andrebbe ripercorsa nei fatti e non nei sentito dire. Questo mi riservo di chiarire definitivamente, in una comunicazione ufficiale che uscirà a brevissimo, che prenderà a oggetto i contenuti della legge rendendo conto nei dettagli del perché tutte le accuse contenute in questo articolo sono letteralmente infondate.
Il resto dell'intervista potrete leggerlo qui: http://laretedellereti.blogspot.it/
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