Valentina Zuppardo, moglie di Mirko Figoli, dopo che il suo giovane consorte è stato colpito dal cancro e dopo il primo impatto shoccante con questo killer (quasi silenzioso) ha deciso di creare la pagina CANNABIS SHE CAN per dare l'opportunità a tutti di conoscere altre vie (oltre quelle ufficiali) per affrontare il cancro e ce lo spiega così:
IL PERCHE' DI QUESTA PAGINA
Oggi per me ricorre uno di quei giorni che non si scordano.
Immaginate un giorno come tanti.
Immaginate, in quel giorno come tanti, piovere d'improvviso la malattia come fulmine a ciel sereno.
Tutto si ferma. Tutto si svuota. Tutto perde valore.
Immaginate svanire sogni, progetti, futuro.
Immaginate di essere catapultati in un modo surreale, dove i giorni si susseguono, i dubbi e le paure crescono.
Un mondo fatto di buio, sofferenza e dolore. Un mondo che non puoi raccontare ai tuoi bambini, un mondo che non puoi dividere con gli altri e che non sai come affrontare.
Allora speri che le cose si risolvano, perché una cura non può non esserci. In fondo sai così poco di questa malattia, una soluzione di sicuro ci sarà.
E invece no, una soluzione non c'è.
Allora cadi ancora più giù, sul fondo.
E mentre ti arrovelli giorno e notte, in cerca di un perché capisci che hai due strade: venire schiacciato dal dolore o trasformare quel dolore e quella fottuta rabbia in FORZA.
Allora asciughi le lacrime, alzi il viso e ti rendi conto che non sei solo, che intorno a te ci sono milioni di persone con il tuo stesso dolore e la tua stessa fottuta rabbia.
Non sei solo e te ne accorgi solo ora perché quel dolore e quella rabbia sono la tua quotidianità.
Scopri che ci sono bambini che affrontano ogni giorno con il sorriso e l'innocenza la malattia, ragazzini che confortano i propri genitori nonostante la sofferenza, giovani madri e giovani padri che fino all'ultimo sostengono la famiglia dando loro forza, uomini e donne che tirano fuori una forza innata. Ma c'è anche tanta, tanta, tanta disperazione.
Allora scegli di COMBATTERE non solo per TE, ma anche per TUTTI loro. La TUA battaglia è la LORO battaglia. Quella di chi non ha più voce per URLARE.
Scegli di COMBATTERE perché non puoi sempre aspettare che arrivi qualcun altro a farlo al tuo posto.
Scegli di COMBATTERE per provare a cambiare le cose, nel tuo piccolo.
Ho scelto di aprire questa pagina perché ai malati vengano offerte armi in più. Perché chi è malato ha già il peso della malattia e non dovrebbe preoccuparsi di difendere i propri diritti.
Ho scelto di aprire questa pagina perché nessuno sceglie di ammalarsi ma TUTTI devono poter scegliere come CURARSI, attraverso una corretta informazione e la gratuità delle cure. Attraverso uno stato che investe nella RICERCA e tutela i propri cittadini, soprattutto quelli più deboli.
Noi abbiamo una grandissima arma a disposizione, che spesso dimentichiamo: l'UNIONE.
Facciamo sentire la nostra voce e facciamolo nel modo giusto
IL PERCHE' DI QUESTA PAGINA
Oggi per me ricorre uno di quei giorni che non si scordano.
Immaginate un giorno come tanti.
Immaginate, in quel giorno come tanti, piovere d'improvviso la malattia come fulmine a ciel sereno.
Tutto si ferma. Tutto si svuota. Tutto perde valore.
Immaginate svanire sogni, progetti, futuro.
Immaginate di essere catapultati in un modo surreale, dove i giorni si susseguono, i dubbi e le paure crescono.
Un mondo fatto di buio, sofferenza e dolore. Un mondo che non puoi raccontare ai tuoi bambini, un mondo che non puoi dividere con gli altri e che non sai come affrontare.
Allora speri che le cose si risolvano, perché una cura non può non esserci. In fondo sai così poco di questa malattia, una soluzione di sicuro ci sarà.
E invece no, una soluzione non c'è.
Allora cadi ancora più giù, sul fondo.
E mentre ti arrovelli giorno e notte, in cerca di un perché capisci che hai due strade: venire schiacciato dal dolore o trasformare quel dolore e quella fottuta rabbia in FORZA.
Allora asciughi le lacrime, alzi il viso e ti rendi conto che non sei solo, che intorno a te ci sono milioni di persone con il tuo stesso dolore e la tua stessa fottuta rabbia.
Non sei solo e te ne accorgi solo ora perché quel dolore e quella rabbia sono la tua quotidianità.
Scopri che ci sono bambini che affrontano ogni giorno con il sorriso e l'innocenza la malattia, ragazzini che confortano i propri genitori nonostante la sofferenza, giovani madri e giovani padri che fino all'ultimo sostengono la famiglia dando loro forza, uomini e donne che tirano fuori una forza innata. Ma c'è anche tanta, tanta, tanta disperazione.
Allora scegli di COMBATTERE non solo per TE, ma anche per TUTTI loro. La TUA battaglia è la LORO battaglia. Quella di chi non ha più voce per URLARE.
Scegli di COMBATTERE perché non puoi sempre aspettare che arrivi qualcun altro a farlo al tuo posto.
Scegli di COMBATTERE per provare a cambiare le cose, nel tuo piccolo.
Ho scelto di aprire questa pagina perché ai malati vengano offerte armi in più. Perché chi è malato ha già il peso della malattia e non dovrebbe preoccuparsi di difendere i propri diritti.
Ho scelto di aprire questa pagina perché nessuno sceglie di ammalarsi ma TUTTI devono poter scegliere come CURARSI, attraverso una corretta informazione e la gratuità delle cure. Attraverso uno stato che investe nella RICERCA e tutela i propri cittadini, soprattutto quelli più deboli.
Noi abbiamo una grandissima arma a disposizione, che spesso dimentichiamo: l'UNIONE.
Facciamo sentire la nostra voce e facciamolo nel modo giusto
-*-*-*-*-
Passate parola!
INVIAMO TUTTI LA MAIL STANDARD CHE SEGUE ALLE ISTITUZIONI
Ho creato una MAIL STANDARD da inviare alle istituzioni, chiunque voglia appoggiare questa iniziativa a favore della CANNABIS AI SOLI FINI TERAPEUTICI può inviarla alle seguenti mail pubbliche:
segr.rs@sanita.it (Direzione generale della ricerca e dell'innovazione in sanità)
segretariato.generale@sanita.it (Lorenzin)
g.apuzzo@sanita.it
roberta.pinotti.senato@gmail.com
segr.dgfdm@sanita.it (Marcella Marletta)
~~~ Copia il testo della mail che segue ed invialo ~~~
OGGETTO: #noicimettiamoLafacciaeilCuore
Buongiorno,
scriviamo questa mail perché vogliamo urlare contro l'indifferenza che ruota attorno alla cannabis terapeutica e ad i suoi impieghi.
Scriviamo perché intorno a noi ci sono milioni di persone che vivono nel dolore e nella sofferenza una vita che spesso non può essere definita tale, perché la malattia ti trasforma fino a toglierti tutto.
Scriviamo perché non ne possiamo più di sentirci impotenti e perché tutto questo non può continuare ad essere ignorato.
Ci uniamo al grido di chi soffre e ha bisogno di un'arma in più in questa battaglia.
Chiediamo che il Governo investa nella ricerca clinica sulla cannabis terapeutica per tutte le patologie potenzialmente trattabili.
Chiediamo che medici e farmacisti vengano adeguatamente formati e siano pronti a prescrivere e curare con la cannabis terapeutica.
Chiediamo che venga fornita corretta informazione alle persone malate e non, sulle opportunità di cura.
Chiediamo accessibilità alle cure per tutti i malati indipendentemente dalla regione di appartenenza.
Chiediamo una risposta.
Abbiamo bisogno di concretezza nell'immediato perché chi è malato non ha tempo di aspettare e la salute è un diritto di ogni cittadino.
Gli Italiani.
-*-*-*-*-
UN PO' DI CHIAREZZA SULLE NOSTRE CURE INTEGRATE
Dopo la messa in onda dell'intervista a mio marito e al dottor Marco Bertolotto, che ci segue con la Cannabis terapeutica, molte persone ci hanno contattato chiedendoci maggiori informazioni sulle terapie integrate che seguiamo da 2 anni e mezzo.
Ci teniamo a chiarire che mio marito, affetto da tumore cerebrale inoperabile, ha seguito fin da subito dopo la diagnosi, e in concomitanza a chemio e radio, le seguenti
TERAPIE INTEGRATE:
- Protocollo dietoterapico di supporto seguito dal Biologo Nutrizionista Dott. Riccardo Monaco presidente Nutri.prof. di Roma.
- Protocollo integrato del dottor Paolo Lissoni, oncologo di Milano, esperto di PNEI.
- Ipertermia oncologica profonda in un centro di Genova.
- Dopo circa sei mesi abbiamo introdotto la cannabis terapeutica, quando già i sintomi legati all'emiparesi (definita irreversibile dagli specialisti) erano rientrati e la malattia si era stabilizzata.
- Abbiamo introdotto
anche altre integrazioni a discrezione dei medici che ci hanno seguito.
L'intervista è stata incentrata sulla Cannabis terapeutica per scelta del programma e non sarebbe stato possibile esaurire in pochi minuti 2 anni e mezzo di cure.
L'intervista è stata incentrata sulla Cannabis terapeutica per scelta del programma e non sarebbe stato possibile esaurire in pochi minuti 2 anni e mezzo di cure.
Abbiamo avuto l'opportunità di parlare di CURE INTEGRATE e ci
tenevamo a farlo perché c'è scarsa informazione a riguardo, tra i
pazienti ma anche tra i medici. Il nostro è stato un percorso lungo e
difficile, soprattutto nel reperire le informazioni e trovare medici
preparati.
È giunto il momento che se ne PARLI.
È giunto il momento che i malati siano INFORMATI sulle varie opportunità di cura da poter affiancare al protocollo seguiti sempre da medici specializzati.
È giunto il momento che si crei consapevolezza tra le persone, affinché possano SCEGLIERE come curarsi.
È giunto il momento che se ne PARLI.
È giunto il momento che i malati siano INFORMATI sulle varie opportunità di cura da poter affiancare al protocollo seguiti sempre da medici specializzati.
È giunto il momento che si crei consapevolezza tra le persone, affinché possano SCEGLIERE come curarsi.
Valentina Zuppardo
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Dobbiamo portare alla luce questi risultati importantissimi in modo che tutti i pazienti possano affiancare fin da subito la cannabis al protocollo
https://www.youtube.com/watch?v=aXwf6zyY2Gw
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