Ricercatori israeliani creano un Software che ricava oggetti 3D da foto
Negli ultimi anni, l'abbattimento dei costi delle stampanti 3D è stato
un importante fattore di innovazione tecnica e ha favorito la crescita
di posti di lavoro. Il graduale ingresso di privati e piccole imprese
nel campo delle stampanti 3D ha aumentato l'interesse nei confronti
dell'industria – ma solo una piccola parte dell’area di mercato di $2,2
miliardi.
Una delle principali barriere che ostacola l'entrata delle aziende nel settore è la difficoltà di generare modelli 3D con il computer, i quali hanno la stessa funzione che hanno i fogli di istruzioni per le stampanti convenzionali.
Una delle principali barriere che ostacola l'entrata delle aziende nel settore è la difficoltà di generare modelli 3D con il computer, i quali hanno la stessa funzione che hanno i fogli di istruzioni per le stampanti convenzionali.
In un documento che presenteranno al Siggraph Asia
nel mese di Dicembre, Ariel Shamir, del Centro Interdisciplinare di
Herzliya, Daniel Cohen-Or e Tao Chen dell'Università di Tel Aviv,
sperano di abbattere quella barriera attraverso un software da loro
sviluppato, che consente all'utente di ricavare le prime parti del
modello 3D di un oggetto da una singola fotografia.
"L'idea chiave è potere creare oggetti 3D basati esclusivamente su
singole immagini", ha detto Shamir su Singularity Hub. "Volevamo un
modello che fosse semplice da utilizzare per il maggior numero di
persone."
In altre parole, se qualcuno vedesse un oggetto soltanto una volta e gli scattasse una fotografia decente, se ne potrebbe stampare un prototipo il giorno stesso.
Gli utenti possono già produrre modelli 3D dalle fotografie, ma 3-Sweep
rende tutto apparentemente più facile e veloce, eliminando la necessità
di utilizzare costosi software CAD ad alta intensità di lavoro.
Il problema è quello che la maggior parte degli utenti di Photoshop ha
riscontrato: i computer non sono molto abili nell'individuare dove
finisce una immagine e ne comincia un'altra. Gli esseri umani invece lo
sono. Il software, chiamato 3-Sweep, invita l'utente ad identificare per
il computer semplici oggetti tridimensionali disegnando una linea
attraverso ciascuno dei suoi tre assi fondamentali.
Successivamente il computer mette in evidenza l'oggetto e consente
all'utente di ruotarlo, ridimensionarlo e spostarlo attraverso le tre
dimensioni, semplicemente offrendo una potenza di editing in due
dimensioni e un ponte per la modellazione 3D. Quando si ridimensionano e
si spostano gli oggetti il software mantiene il parallelismo, la
concentricità e l'ortogonalità. Può facilitare le modifiche replicando
l'illuminazione e la texture di una parte dell'oggetto, applicandole ad
un’altra quando l'utente segnala che una parte prelevata da un’immagine
diversa fa parte dello stesso oggetto.
Il software funziona con cuboidi e cilindri, anche se sono piegati. Ma
non funziona ancora per cose come un motore per qualsiasi oggetto che
abbia numerose parti piccole e complesse.
"È pensato più per semplici oggetti comuni, che sono comunque una grande
parte di ciò di cui la gente ha bisogno", ha detto Shamir.
Shamir e i suoi colleghi non hanno ancora deciso se rendere 3-Sweep un
prodotto commerciale, ma stanno continuando a migliorare il software e
hanno fatto domanda per un brevetto su quello che hanno realizzato
finora, ha riferito Shamir su Singularity Hub.
Traduzione dall'inglese a cura di Lorenzo Micali, revisione di Nino Aloi e Vincenzo Barbato
Nessun commento:
Posta un commento