Nikola Tesla: Il genio ribelle al servizio dell’umanità
“ La scienza non è niente altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni umane.”
di Francesco Chiarizia
Nacque in Serbia nel 1856, e fin da piccolo soffrì di apparizioni davanti agli occhi di lampi luminosi accecanti, come se fosse la stessa energia a cercarlo. Inizialmente lavorò con Edison, ma ben presto i due si allontanarono perché spinti da ambizioni diversi, il mero profitto il primo, il miglioramento delle condizioni umane il secondo. La sua figura fu sempre circondata da un certo scetticismo pilotato dal sistema politico economico che si celava dietro le strutture scientifiche dell’establishment americano. Scetticismo che capita spesso quando l’uomo si trova di fronte a personaggi che proprio perché non inquadrati nel pensiero corrente suscitano enorme inquietudine.
Basti pensare che alcuni ex agenti dell’intelligence statunitense sono entrati in contatto con una serie di programmi top-secret che esaminavano, o, abbastanza incredibilmente, utilizzavano attivamente la tecnologia basata su alcune idee “selvagge” di Tesla. Sia gli Stati Uniti che la Russia utilizzano attivamente armi a fasci di particelle e armi RF (radio frequenza) fin dai primi anni del 1970 il tutto come risultato degli esperimenti di Tesla di fine 800 e 900. Fu definito pazzo quando usando strumentazioni di sua invenzione scopri frequenze di risonanza della terra, e poi 50 anni dopo arrivò Schumann a dire che Tesla aveva ragione. A lui si devono invenzioni e scoperte “stratosferiche” per l’epoca in cui visse, e che hanno con qualche evoluzione rivoluzionato perfino i nostri tempi, come la corrente alternata, il tubo catodico, i Raggi X, la corrente senza fili. E’ sempre lui l’inventore della luce elettrica, lui l’inventore del telefono e della radio, lui costruì la prima stazione al mondo di energia idroelettrica… tutte cose che in realtà non gli sono state riconosciute, per lo meno quando era in vita, ed è sempre vissuto nell’ombra rifiutando addirittura due premi nobel.
La sua scoperta più “rivoluzionaria” è stata che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra e attorno alla zona atmosferica che verrà in seguito applicata ma non per scopi benefici. Basti pensare che da qualche anno nell’interminabile evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono ha sempre tentato di far credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi.
Dobbiamo quindi definire Tesla, lo Scienziato al di fuori degli schemi,sognatore e lottatore contro una scienza obsoleta ancorata su vecchie e polverose convinzioni che ha saputo abilmente scavalcare mettendo la propria vita al servizio della collettività con l’unico obiettivo, molte volte centrato, di migliorare la condizione e l’esistenza umana, tralasciando in tutto gli enormi vantaggi economici che avrebbe potuto avere commercializzando le sue scoperte.
“Quando la grande verità verrà accidentalmente rivelata e poi confermata empiricamente, cioè quella che questo pianeta, con tutta la sua immensità spaventosa, è per le correnti elettriche virtualmente nient’altro che una piccola sfera di metallo, e da questo fatto ne deriveranno tante opportunità per noi, ognuna delle quali supererà l’immaginazione e avrà conseguenze incalcolabili; quando sarà inaugurato il primo progetto e verrà mostrato che un messaggio telegrafico, segreto e inafferrabile quanto può essere il pensiero, verrà trasmesso a qualsiasi distanza terrestre, che il suono della voce umana con tutte le sue intonazioni e le sue inflessioni, riprodotto fedelmente e immediatamente, verrà trasmesso sino a qualsiasi altro punto del globo, che l’energia di una cascata sarà disponibile per produrre luce, calore o forza motrice dovunque – su mare o terra o in aria – l’umanità sarà come un mucchio di formiche agitato con un bastoncino: vedremo il caos arrivare”.
Nikola Tesla, 1904
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