martedì 26 novembre 2013

La Carta della Terra

Versione finale (marzo 2000)
Traduzione di Vittorio Falsina

Preambolo
Ci troviamo in un momento critico della storia della Terra, un periodo in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro. In un mondo che diventa sempre più interdipendente e vulnerabile, il futuro riserva contemporaneamente grandi pericoli e grandi promesse. Per andare avanti dobbiamo riconoscere che all’interno di una straordinaria diversità di culture e di forme di vita siamo un’unica famiglia umana e un’unica comunità terrestre con un destino comune.
Dobbiamo unirci per promuovere una società globale sostenibile fondata sul rispetto per la natura, diritti umani universali, giustizia economica e una cultura della pace. A tal fine è imperativo che noi, popoli della Terra, dichiariamo le nostre responsabilità reciproche e nei confronti della comunità più grande della vita e delle generazioni future.

La Terra, la nostra casa
L’umanità è parte di un vasto universo in evoluzione. La Terra, la nostra casa, è viva e ospita una comunità di vita unica. Le forze della natura rendono l’esistenza un’avventura impegnativa e incerta, ma la Terra fornisce le condizioni essenziali per l’evoluzione della vita.
La capacità di ripresa della comunità della vita e il benessere dell’umanità dipendono dalla conservazione di una biosfera sana, insieme a tutti i suoi sistemi ecologici, una grande varietà di piante e animali, suolo fertile, acque pure ed aria pulita.
L’ambiente globale, con le sue risorse finite, è una preoccupazione comune a tutti i popoli. La tutela della vitalità, della diversità e della bellezza della Terra è un impegno sacro.

La situazione globale
I sistemi di produzione e consumo dominanti stanno causando devastazioni ambientali, l’impoverimento delle risorse e una massiccia estinzione delle specie.
Le comunità vengono minate alla base.
I benefici dello sviluppo non vengono distribuiti equamente e il divario tra ricchi e poveri si sta ingigantendo.
L’ingiustizia, la povertà, l’ignoranza e i conflitti violenti sono diffusi e causa di grandi sofferenze.
L’aumento senza precedenti della popolazione mondiale sta sovraccaricando i sistemi ecologici e sociali.
Le fondazioni stesse della sicurezza globale sono minacciate.
Queste tendenze sono pericolose, ma non inevitabili.

Le sfide che ci attendono
La scelta è nostra: dar vita ad una collaborazione globale per prendersi cura della Terra e gli uni degli altri, oppure rischiare la distruzione di noi stessi e della diversità della vita. Occorrono modifiche radicali ai nostri valori, alle istituzioni e ai modi di vivere. Dobbiamo renderci conto che, una volta soddisfatti i bisogni primari, lo sviluppo umano riguarda soprattutto l’essere di più e non l’avere di più.
Possediamo le conoscenze e le tecnologie per provvedere a tutti gli abitanti della Terra e per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. L’emergere di una società civile globale sta creando nuove opportunità per costruire un mondo più umano e democratico.
Le nostre sfide ambientali, economiche, politiche, sociali e spirituali sono interconnesse e insieme possiamo costruire soluzioni inclusive.

La responsabilità universale
Per realizzare queste aspirazioni dobbiamo decidere di vivere secondo un senso di responsabilità universale, identificandoci con l’intera comunità terrestre, oltre che con le nostre comunità locali.

Noi siamo, nel contempo, cittadini di nazioni diverse e di un unico mondo, in cui il locale e il globale sono collegati. Tutti condividiamo la responsabilità per il benessere presente e futuro della famiglia umana e delle altre forme di vita.
Lo spirito di solidarietà umana e di affinità con tutta la vita si rafforza quando viviamo con riverenza verso il mistero dell’esistenza, con gratitudine per il dono della vita, e con umiltà riguardo al posto che occupa l’essere umano nello schema complessivo della natura.
Abbiamo urgente bisogno di una visione condivisa dei valori fondamentali per una fondazione etica della comunità mondiale che sta emergendo. Per queste ragioni, uniti nella speranza, affermiamo i seguenti principi interdipendenti per un modo di vivere sostenibile che costituisca uno standard di riferimento in base al quale orientare e valutare la condotta di individui, organizzazioni, imprese economiche, governi e istituzioni transnazionali.


I. Rispetto e attenzione per la comunità della vita
 
1. Rispetta la Terra e la vita, in tutta la sua diversità
  a. Riconoscendo l’interdipendenza di tutti gli esseri viventi e che ogni forma di vita è preziosa, indipendentemente dal suo valore per gli esseri umani.
  b. Affermando la fede nell’intrinseca dignità di tutti gli esseri umani, e nelle potenzialità intellettuali, artistiche, etiche e spirituali dell’umanità.
 

2. Prenditi cura della comunità della vita con comprensione, compassione e amore
  a. Accettando che il diritto di possedere, gestire, e utilizzare le risorse naturali si accompagna al dovere di prevenire i danni all’ambiente e di tutelare i diritti dei popoli.
  b. Affermando che l’aumento della libertà, delle conoscenze e del potere si accompagna all’aumento della responsabilità di promuovere il bene comune.
 

3. Costruisci società democratiche che siano giuste, partecipative, sostenibili e pacifiche
  a. Facendo in modo che le comunità a tutti i livelli garantiscano i diritti umani e le libertà fondamentali e forniscano a tutti le opportunità per realizzare appieno il proprio potenziale.
  b. Promuovendo la giustizia sociale ed economica permettendo a tutti di raggiungere uno standard di vita sicuro e dignitoso ed ecologicamente responsabile.
 

4. Tutela l’abbondanza e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future
  a. Riconoscendo che la libertà di azione di ciascuna generazione va definita rispetto alle esigenze delle generazioni future.
  b. Trasmettendo alle generazioni future valori, tradizioni e istituzioni che sostengono lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane ed ecologiche della Terra.


Per poter realizzare questi quattro impegni generali occorre:
 

II. Integrità ecologica
 
5. Proteggi e ristabilisci l’integrità dei sistemi ecologici della Terra, prestando particolare attenzione
alla diversità biologica e ai processi naturali che sostengono la vita.
  a. Adottando a tutti i livelli piani di sviluppo sostenibile e norme capaci di rendere integrali la conservazione e la riabilitazione ambientale rispetto ad ogni iniziativa di sviluppo.
  b. Istituendo e tutelando riserve naturali e della biosfera, compresi terreni incolti e aree marine, in modo da proteggere i sistemi che sostengono la vita sulla Terra, mantenendo la biodiversità e preservando il nostro patrimonio naturale.
  c. Promuovendo il ristabilimento delle specie e degli ecosistemi minacciati.
  d. Controllando e debellando gli organismi non autoctoni o geneticamente modificati che siano dannosi per le specie autoctone e per l’ambiente e impedendo l’introduzione di questi organismi dannosi.
  e. Gestendo l’utilizzo delle risorse rinnovabili come l’acqua, il suolo, i prodotti forestali e la vita marina in modo da non eccedere il loro ritmo di rigenerazione e proteggendo la salute degli ecosistemi.
  f. Gestendo l’estrazione e l’uso delle risorse non rinnovabili, come i minerali e i combustibili fossili, in modo da ridurne al minimo l’impoverimento ed evitando danni ambientali seri.


6. Previeni i danni come migliore metodo di protezione ambientale e, quando le conoscenze siano limitate, adotta un approccio cautelativo.
  a. Prendendo provvedimenti per impedire la possibilità di danneggiamento grave o irreversibile dell’ambiente, anche qualora le conoscenze scientifiche fossero incomplete o non risolutive.
  b. Assegnando l’onere della prova a coloro che sostengono che una certa attività non provocherà danni significativi e chiamando i responsabili a rispondere di eventuali danni ambientali.
  c. Assicurandosi che nel processo decisionale vengano affrontate le conseguenze complessive, a lungo termine, indirette, remote e globali delle attività umane.
  d. Impedendo l’inquinamento di ogni parte dell’ambiente e non permettendo l’accumulo di sostanze radioattive, tossiche o comunque pericolose.
  e. Impedendo le attività militari che siano dannose per l’ambiente.


7. Adotta modelli di produzione, consumo e riproduzione che rispettino le capacità rigenerative della Terra, i diritti umani e il benessere delle comunità.
  a. Riducendo l’uso, riutilizzando e riciclando i materiali usati nei processi di produzione e consumo e assicurandosi che i rifiuti residui possano essere assorbiti dai sistemi ecologici.
  b. Imponendo limitazioni ed efficienza nell’utilizzo dell’energia e affidandosi sempre più spesso alle fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare ed eolica.
  c. Promuovendo lo sviluppo, l’adozione ed il trasferimento equo delle tecnologie ecologicamente efficaci.
  d. Includendo per intero nel prezzo di vendita i costi ambientali e sociali dei beni e dei servizi e permettendo ai consumatori di riconoscere i prodotti conformi alle migliori normative sociali ed ambientali.
  e. Garantendo l’accesso universale all’assistenza medica di sostegno alla salute riproduttiva e ad una riproduzione responsabile.
  f. Adottando stili di vita che diano rilievo alla qualità della vita e alla sufficienza materiale in un mondo di risorse finite.


8. Sviluppa lo studio della sostenibilità ecologica e promuovi il libero scambio e l’applicazione diffusa delle conoscenze così acquisite.
  a. Promuovendo la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale sulla sostenibilità, con particolare attenzione ai bisogni dei paesi in via di sviluppo.
  b. Riconoscendo e preservando le conoscenze tradizionali e la saggezza spirituale presenti in ogni cultura che contribuiscono alla tutela dell’ambiente e al benessere umano.
  c. Garantendo che le informazioni di importanza vitale per la salute umana e la tutela dell’ambiente, comprese le informazioni genetiche, restino di pubblico dominio e a disposizione di tutti.


III. Giustizia economica e sociale


9. Sradica la povertà come imperativo etico, sociale e ambientale.
  a. Garantendo il diritto all’acqua potabile, all’aria pulita, alla sicurezza alimentare, al suolo incontaminato, alla casa e a condizioni igieniche sicure, assegnando le necessarie risorse nazionali e internazionali.
  b. Dando a ogni essere umano l’istruzione e le risorse necessarie per garantire un tenore di vita sostenibile e fornendo una rete previdenziale e di sicurezza per coloro che sono incapaci di sostenersi da soli.
  c. Assistendo gli esclusi, proteggendo le persone vulnerabili, servendo coloro che soffrono e permettendogli di sviluppare le loro capacità e di perseguire le proprie aspirazioni.


10. Assicurati che le attività economiche e le istituzioni a tutti i livelli promuovano lo sviluppo umano in modo equo e sostenibile.
  a. Promuovendo l’equa distribuzione della ricchezza all’interno delle nazioni e tra le nazioni.
  b. Incrementando le risorse intellettuali, finanziarie, tecniche e sociali dei paesi in via di sviluppo, liberandoli dall’oneroso debito internazionale.
  c. Assicurandosi che ogni commercio promuova un uso sostenibile delle risorse, la tutela dell’ambiente e standard di lavoro progressisti.
  d. Esigendo che le società multinazionali e le organizzazioni finanziarie internazionali agiscano in modo trasparente per il bene comune e chiamandole a rispondere delle conseguenze delle loro attività.


11. Afferma l’uguaglianza dei generi e le pari opportunità come prerequisiti per lo sviluppo sostenibile e garantisci l’accesso universale all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alle opportunità economiche.
  a. Garantendo i diritti umani delle donne e delle ragazze e ponendo fine ad ogni forma di violenza nei loro confronti.
  b. Promuovendo la partecipazione attiva delle donne quali partner con parità di diritti e a pieno titolo in tutti i campi della vita economica, politica, civile, sociale e culturale in qualità di interlocutori, decision maker, leader e beneficiari.
  c. Rafforzando le famiglie e garantendo la sicurezza e la cura amorevole di tutti i membri della famiglia.


12. Sostieni i diritti di tutti, senza alcuna discriminazione, ad un ambiente naturale e sociale capace di sostenere la dignità umana, la salute dei corpi e il benessere dello spirito, soprattutto per quanto riguarda i diritti degli indigeni e delle minoranze.
  a. Eliminando le discriminazioni in ogni loro forma, come quelle basate su razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, religione, lingua e origine nazionale, etnica o sociale.
  b. Affermando i diritti dei popoli indigeni alle proprie forme di spiritualità, conoscenze, terre e risorse e alle relative pratiche di vita sostenibili.
  c. Onorando e aiutando i giovani delle nostre comunità permettendogli di ottemperare al loro ruolo fondamentale di creare società sostenibili.
  d. Tutelando e restaurando i luoghi di notevole significato culturale e spirituale.


IV. Democrazia, non violenza e pace

13. Rafforza le istituzioni democratiche a tutti i livelli e garantisci trasparenza e responsabilità a livello amministrativo, compresa la partecipazione nei processi decisionali e l’accesso alla giustizia.
  a. Sostenendo il diritto di tutti a ricevere informazioni chiare e tempestive sulle questioni ambientali e sui piani ed attività di sviluppo che possano riguardarli o in cui abbiano un interesse.
  b. Sostenendo la società civile a livello locale, regionale e globale e promuovendo la partecipazione significativa di tutti gli individui e delle organizzazioni interessate nel processo decisionale.
  c. Proteggendo il diritto alla libertà di opinione, espressione, riunione pacifica, associazione e dissenso.
  d. Istituendo l’accesso efficace ed efficiente a procedure amministrative e giudiziarie indipendenti, compresi i rimedi e le compensazioni legali per danni ambientali e per la minaccia dei medesimi.
  e. Eliminando la corruzione in ogni istituzione pubblica e privata.
  f. Rafforzando le comunità locali permettendogli di prendersi cura dell’ambiente e assegnando la responsabilità per la tutela dell’ambiente a quei livelli amministrativi capaci di ottemperarvi nel modo più efficace.


14. Integra nell’istruzione formale e nella formazione permanente le conoscenze, i valori e le capacità necessarie per un modo di vivere sostenibile.
  a. Fornendo a tutti, soprattutto ai bambini e ai giovani, opportunità educative tali da permettergli di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile.
  b. Promuovendo il contributo delle arti e delle materie umanistiche, oltre che di quelle scientifiche, all’educazione alla sostenibilità.
  c. Incrementando il ruolo dei mass media nell’accrescere la consapevolezza delle sfide ecologiche e sociali.
  d. Riconoscendo l’importanza dell’educazione morale e spirituale per un modo di vita sostenibile.


15. Tratta ogni essere vivente con rispetto e considerazione.
  a. Impedendo il trattamento crudele degli animali allevati nelle società umane e proteggendoli dalla sofferenza.
  b. Proteggendo gli animali selvatici dalle tecniche di caccia, intrappolamento e pesca capaci di causare sofferenze estreme, prolungate o evitabili.
  c. Evitando o riducendo il più possibile la cattura o distruzione di specie animali che non costituiscono l’oggetto della caccia.


16. Promuovi una cultura della tolleranza, della nonviolenza e della pace.
  a. Incoraggiando e sostenendo la comprensione reciproca, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli, all’interno e fra le nazioni.
  b. Attuando strategie ampie per evitare i conflitti violenti ed utilizzando la risoluzione collaborativa dei problemi per gestire e risolvere conflitti ambientali ed altre dispute.
  c. Smilitarizzando i sistemi di sicurezza nazionale al livello di un atteggiamento di difesa non provocativa e riconvertendo le risorse militari a scopi di pace, compresa la bonifica ambientale.
  d. Eliminando gli armamenti nucleari, biologici e tossici e le altre armi di distruzione di massa.
  e. Assicurandosi che i supporti orbitali e spaziali vengano utilizzati soltanto ai fini della tutela dell’ambiente e della pace.
  f. Riconoscendo che la pace è l’insieme creato da relazioni equilibrate ed armoniose con se stessi, con le altre persone, con le altre culture, con le altre vite, con la Terra e con quell’insieme più ampio di cui siamo tutti parte.


Un nuovo inizio
Mai come in questo momento, nella storia dell’umanità, il destino comune ci obbliga a cercare un nuovo inizio. Tale rinnovamento è la promessa di questi principi della Carta della Terra. Per adempiere a questa promessa dobbiamo impegnarci ad adottare e promuovere i valori e gli obiettivi della Carta.
Ciò richiede un cambio interiore, un cambio del cuore e della mente. Richiede un rinnovato senso dell’interdipendenza globale e della responsabilità universale. Dobbiamo sviluppare in modo immaginativo ed applicare la visione di un modo di vivere sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale.

La nostra diversità culturale è un’eredità preziosa e le diverse culture troveranno i propri percorsi specifici per realizzare questa visione. Dobbiamo approfondire e ampliare il dialogo globale che ha generato la Carta della Terra perché abbiamo molto da imparare dalla collaborazione nella ricerca della verità e della saggezza.

La vita spesso implica tensioni tra valori importanti. Questo può significare scelte difficili. Tuttavia, dobbiamo trovare il modo di armonizzare la diversità con l’unità, l’esercizio della libertà con il bene comune, gli obiettivi a breve termine con quelli a lungo termine. Ogni individuo, famiglia, organizzazione e comunità ha un ruolo vitale da svolgere. Le arti, le scienze, le religioni, le istituzioni scolastiche, i media, le imprese, le organizzazioni non governative e i governi sono chiamati ad offrire una leadership creativa. L’azione congiunta dei governi, della società civile e delle imprese è fondamentale per un governo efficace.


Per poter costruire una comunità globale sostenibile le nazioni della Terra devono rinnovare l’impegno fatto alle Nazioni Unite, adempiere ai propri obblighi in base agli accordi internazionali in vigore e sostenere l’implementazione dei principi della Carta della Terra per mezzo di uno strumento sull’ambiente e lo sviluppo vincolante a livello internazionale.
Facciamo in modo che la nostra epoca venga ricordata per il risvegliarsi di un nuovo rispetto per la vita, per la tenacia nel raggiungere la sostenibilità, per un rinnovato impegno nella lotta per la giustizia e la pace e per la gioiosa celebrazione della vita.

sabato 23 novembre 2013

I cambiamenti climatici sono voluti


In seguito all’avvenimento accaduto in Sardegna, vi riportiamo la pagina 38 dell’accordo Italia-Usa firmato da Bush e Berlusconi nel 2003 per la sperimentazione tecnologica dei cambiamenti climatici. Potete scaricare il pdf completo su: http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima
 
“WORKPACKAGE 10: Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri
 
Questo Workpackage ha come obiettivi:
 
1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell’ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili aquelle attese in scenari di cambiamento globale;
 
2. lo studio, l’analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);
 
3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).
 
In dettaglio le attività saranno:
 
1. l’esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione
 
2. l’approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo
 
3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell’ambito di esperimenti di laboratorio
 
4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2.
 
Italia e Stati Uniti collaborano già da tempo su queste tematiche e hanno sviluppato insieme progetti di ricerca e metodologie sperimentali. Questo WP si inserisce anch’esso fra gli obiettivi del Progetto CARBIUS nella prospettiva di fornire elementi conoscitivi utili per prevedere le future traiettorie della risposta globale degli ecosistemi terrestri al cambiamento globale. Questa risposta sarà studiata ed analizzata in termino di produttività e di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sink  biosferici e alla loro capacità di sequestrare Carbonio.
 
Responsabile: CNR-IBAF
Partecipanti: DISAFRI.UNITUS, IBIMET
Collaborazioni USA: DOE Oak Ridge National Laboratory, TN – DOE Brookhaven NationalLaboratory, NY -
Global Change Research Group, San Diego State University, CA
Durata: 0-24 mesi
Elementi da fornire: Implementazione e miglioramento dei siti di manipolazione sperimentali (CO2POPFACE, Temperatura VULCAN, acqua MIND), parametri per l’implementazione di modelli ecofisiologici, data-base sulla risposta delle specie ed ecosistemi ai cambiamenti ambientali, nuovetecnologie per conduzione di esperimenti di manipolazione su ecosistemi a larga scala.”

domenica 17 novembre 2013

Nicola Tesla

Nikola Tesla: Il genio ribelle al servizio dell’umanità


“ La scienza non è niente altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni umane.”


di Francesco Chiarizia

L’uomo è pigro purtroppo, e difficilmente tende ad abbandonare le sue rassicuranti abitudini, poltronesche. Pochissimi individui, spinti da grande coraggio, riescono a giungere sulla cima di una pericolosa montagna e nessuno è in grado di vedere questi individui posizionati sulla vetta, perché situati troppo avanti. Tra questi sicuramente va inserito Nikola Tesla,una delle figure scientifiche più geniali di tutti i tempi nel campo della fisica dell’elettromagnetismo e delle tecnologie da essa ricavate.


Nacque in Serbia nel 1856, e fin da piccolo soffrì di apparizioni davanti agli occhi di lampi luminosi accecanti, come se fosse la stessa energia a cercarlo. Inizialmente lavorò con Edison, ma ben presto i due si allontanarono perché spinti da ambizioni diversi, il mero profitto il primo, il miglioramento delle condizioni umane il secondo. La sua figura fu sempre circondata da un certo scetticismo pilotato dal sistema politico economico che si celava dietro le strutture scientifiche dell’establishment americano. Scetticismo che capita spesso quando l’uomo si trova di fronte a personaggi che proprio perché non inquadrati nel pensiero corrente suscitano enorme inquietudine.


Basti pensare che alcuni ex agenti dell’intelligence statunitense sono entrati in contatto con una serie di programmi top-secret che esaminavano, o, abbastanza incredibilmente, utilizzavano attivamente la tecnologia basata su alcune idee “selvagge” di Tesla. Sia gli Stati Uniti che la Russia utilizzano attivamente armi a fasci di particelle e armi RF (radio frequenza) fin dai primi anni del 1970 il tutto come risultato degli esperimenti di Tesla di fine 800 e 900. Fu definito pazzo quando usando strumentazioni di sua invenzione scopri frequenze di risonanza della terra, e poi 50 anni dopo arrivò Schumann a dire che Tesla aveva ragione. A lui si devono invenzioni e scoperte “stratosferiche” per l’epoca in cui visse, e che hanno con qualche evoluzione rivoluzionato perfino i nostri tempi, come la corrente alternata, il tubo catodico, i Raggi X, la corrente senza fili. E’ sempre lui l’inventore della luce elettrica, lui l’inventore del telefono e della radio, lui costruì la prima stazione al mondo di energia idroelettrica… tutte cose che in realtà non gli sono state riconosciute, per lo meno quando era in vita, ed è sempre vissuto nell’ombra rifiutando addirittura due premi nobel.


La sua scoperta più “rivoluzionaria” è stata che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra e attorno alla zona atmosferica che verrà in seguito applicata ma non per scopi benefici. Basti pensare che da qualche anno nell’interminabile evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono ha sempre tentato di far credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi.


Dobbiamo quindi definire Tesla, lo Scienziato al di fuori degli schemi,sognatore e lottatore contro una scienza obsoleta ancorata su vecchie e polverose convinzioni che ha saputo abilmente scavalcare mettendo la propria vita al servizio della collettività con l’unico obiettivo, molte volte centrato, di migliorare la condizione e l’esistenza umana, tralasciando in tutto gli enormi vantaggi economici che avrebbe potuto avere commercializzando le sue scoperte.


“Quando la grande verità verrà accidentalmente rivelata e poi confermata empiricamente, cioè quella che questo pianeta, con tutta la sua immensità spaventosa, è per le correnti elettriche virtualmente nient’altro che una piccola sfera di metallo, e da questo fatto ne deriveranno tante opportunità per noi, ognuna delle quali supererà l’immaginazione e avrà conseguenze incalcolabili; quando sarà inaugurato il primo progetto e verrà mostrato che un messaggio telegrafico, segreto e inafferrabile quanto può essere il pensiero, verrà trasmesso a qualsiasi distanza terrestre, che il suono della voce umana con tutte le sue intonazioni e le sue inflessioni, riprodotto fedelmente e immediatamente, verrà trasmesso sino a qualsiasi altro punto del globo, che l’energia di una cascata sarà disponibile per produrre luce, calore o forza motrice dovunque – su mare o terra o in aria – l’umanità sarà come un mucchio di formiche agitato con un bastoncino: vedremo il caos arrivare”.

Nikola Tesla, 1904

http://www.lintellettualedissidente.it/nikola-tesla-il-genio-ribelle-al-servizio-dellumanita/

sabato 16 novembre 2013

Rivoluzione delle stampanti 3D

Ricercatori israeliani creano un Software che ricava oggetti 3D da foto

Fonte: SingularityHub.com

Negli ultimi anni, l'abbattimento dei costi delle stampanti 3D è stato un importante fattore di innovazione tecnica e ha favorito la crescita di posti di lavoro. Il graduale ingresso di privati e piccole imprese nel campo delle stampanti 3D ha aumentato l'interesse nei confronti dell'industria – ma solo una piccola parte dell’area di mercato di $2,2 miliardi.

Una delle principali barriere che ostacola l'entrata delle aziende nel settore è la difficoltà di generare modelli 3D con il computer, i quali hanno la stessa funzione che hanno i fogli di istruzioni per le stampanti convenzionali.

In un documento che presenteranno al Siggraph Asia nel mese di Dicembre, Ariel Shamir, del Centro Interdisciplinare di Herzliya, Daniel Cohen-Or e Tao Chen dell'Università di Tel Aviv, sperano di abbattere quella barriera attraverso un software da loro sviluppato, che consente all'utente di ricavare le prime parti del modello 3D di un oggetto da una singola fotografia.
 

"L'idea chiave è potere creare oggetti 3D basati esclusivamente su singole immagini", ha detto Shamir su Singularity Hub. "Volevamo un modello che fosse semplice da utilizzare per il maggior numero di persone."

In altre parole, se qualcuno vedesse un oggetto soltanto una volta e gli scattasse una fotografia decente, se ne potrebbe stampare un prototipo il giorno stesso.

Gli utenti possono già produrre modelli 3D dalle fotografie, ma 3-Sweep rende tutto apparentemente più facile e veloce, eliminando la necessità di utilizzare costosi software CAD ad alta intensità di lavoro.

Il problema è quello che la maggior parte degli utenti di Photoshop ha riscontrato: i computer non sono molto abili nell'individuare dove finisce una immagine e ne comincia un'altra. Gli esseri umani invece lo sono. Il software, chiamato 3-Sweep, invita l'utente ad identificare per il computer semplici oggetti tridimensionali disegnando una linea attraverso ciascuno dei suoi tre assi fondamentali.
Successivamente il computer mette in evidenza l'oggetto e consente all'utente di ruotarlo, ridimensionarlo e spostarlo attraverso le tre dimensioni, semplicemente offrendo una potenza di editing in due dimensioni e un ponte per la modellazione 3D. Quando si ridimensionano e si spostano gli oggetti il software mantiene il parallelismo, la concentricità e l'ortogonalità. Può facilitare le modifiche replicando l'illuminazione e la texture di una parte dell'oggetto, applicandole ad un’altra quando l'utente segnala che una parte prelevata da un’immagine diversa fa parte dello stesso oggetto.

Il software funziona con cuboidi e cilindri, anche se sono piegati. Ma non funziona ancora per cose come un motore per qualsiasi oggetto che abbia numerose parti piccole e complesse.
"È pensato più per semplici oggetti comuni, che sono comunque una grande parte di ciò di cui la gente ha bisogno", ha detto Shamir.

Shamir e i suoi colleghi non hanno ancora deciso se rendere 3-Sweep un prodotto commerciale, ma stanno continuando a migliorare il software e hanno fatto domanda per un brevetto su quello che hanno realizzato finora, ha riferito Shamir su Singularity Hub.

Traduzione dall'inglese a cura di Lorenzo Micali, revisione di Nino Aloi e Vincenzo Barbato