Mi si stringe il cuore quando sento di queste notizie! E purtroppo la cronaca ce ne racconta sempre più spesso. Ma è tempo di dire BASTA e di AGIRE. Non possiamo permettere che questo accada ancora ed è tempo che le mamme che affidano i loro figli alle tutrici temporanee statali e non (ricordo che questo genere di violenza avviene sia negli asili privati che in quelli statali), siano più tranquille quando lasciano i loro bambini nelle mani delle maestre per poi andare a lavorare/tornare a casa.
Cosa  ce l'abbiamo a fare la tecnologia se non la usiamo quando e dove serve?  Perché non è stato ancora decretato l'obbligo delle web cam in ogni scuola? (dall'asilo in su direi che non sarebbe male!) Magari si sono messi a discutere sul crocifisso-si/
C'è da dire quindi che ci sono genitori a cui non sembrerebbe rassicurante dover pensare che ci voglia un occhio  fisso che sorveglia un'insegnante, che si preoccupano di più (giustamente!) di quello che c'è a  monte, andando così a puntare il dito su un altro aspetto: quello della preparazione professionale (e anche della verifica dello stato psicologico, aggiungerei!)
  
E ci sono genitori che invece ritengono sia una buona idea, alle quali non preoccupa l'occhio del grande fratello (che tanto, volente o nolente ci osserva tutti. Sempre! Tant'è che di telecamere c'è ne è a iosa, una in ogni dove: supermercati,  banche, gioiellerie, nelle vie del centro, nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie, nelle case di  ognuno che abbia un pc o un telefono mobile...). E questi gradiscono la possibilità di poter verificare in qualsiasi momento che il loro figlio sia affidato in mani sicure.
E poi pensavo al fatto che se le maestre (in generale) non hanno nulla da temere e tantomeno una web cam, dove sarebbe il problema?
Anzi, visto che sarebbero i genitori a potersi collegare direttamente con la scuola (è questa la mia idea-proposta), per questi potrebbe essere addirittura di grande utilità poter osservare come i bambini interagiscono con i loro pari e con l'insegnante. Potrebbero prendere spunto per adottare anche a casa l'esempio di comportamento che adopera l'insegnante.
Insomma, non bisogna pensare soltanto "a male" guardando alla proposta di usare nelle scuole codesti mezzi tecnologici, bisogna vedere anche il lato positivo no?!
E poi pensavo al fatto che se le maestre (in generale) non hanno nulla da temere e tantomeno una web cam, dove sarebbe il problema?
Anzi, visto che sarebbero i genitori a potersi collegare direttamente con la scuola (è questa la mia idea-proposta), per questi potrebbe essere addirittura di grande utilità poter osservare come i bambini interagiscono con i loro pari e con l'insegnante. Potrebbero prendere spunto per adottare anche a casa l'esempio di comportamento che adopera l'insegnante.
Insomma, non bisogna pensare soltanto "a male" guardando alla proposta di usare nelle scuole codesti mezzi tecnologici, bisogna vedere anche il lato positivo no?!
Concludo le mie considerazioni con l'esaustivo e chiaro commento di Flavio Vercillo che vi propongo così, con le sue stesse parole:
"Io provengo da una famiglia d'insegnanti e la scuola è stata sempre tema di discussione nella mia famiglia parlando dei pro e dei contro ma con la fermezza assoluta dell'amore verso i bambini." (...) "Il futuro di un popolo è affidato alle nuove generazioni. Dovere degli adulti provvedere ad EDUCARLI in modo adeguato sia dal punto della civile convivenza che da quello culturale, questi sono i presupposti per un avvenire migliore. Se vengono a mancare tali principi nulla potrà sopperire al futuro decadimento".
"Io provengo da una famiglia d'insegnanti e la scuola è stata sempre tema di discussione nella mia famiglia parlando dei pro e dei contro ma con la fermezza assoluta dell'amore verso i bambini." (...) "Il futuro di un popolo è affidato alle nuove generazioni. Dovere degli adulti provvedere ad EDUCARLI in modo adeguato sia dal punto della civile convivenza che da quello culturale, questi sono i presupposti per un avvenire migliore. Se vengono a mancare tali principi nulla potrà sopperire al futuro decadimento".
Quando   frequentavo le scuole  elementari mi (e ci) capitava di subire delle   vere torture come  inginocchiarsi su un pugno di ceci, le bacchettate   erano le punizioni  meno pesanti. Finalmente negli anni successivi venne   introdotto il  divieto delle    punizioni corporali, ma a sentire e leggere quanto ancora oggi avviene    non tutti/e i maestri hanno ben accolto questo criterio di civiltà.
Educare è cosa molto difficile e certamente non tutti/e ne sono capaci. 
L'ordinamento scolastico è un qualcosa che mi sa di rigidità e non come  dovrebbe essere di flessibilità.
Assumere   un insegnante solo sulla base  di una graduatoria, magari residuo di  un  concorso superato con appena la  sufficienza oltre vent'anni  addietro,  mi sa di beffa. 
Una   persona  giunta alla soglia dei 40/50 anni, senza aver avuto modo di   applicare le  sue conoscenze metodologiche d'insegnamento, magari con   figli che ormai  adulti si trovano nelle stesse condizioni in cui ha   versato per tanti  anni, porta ad una condizione di odio verso quel   mondo che dovrebbe  amare.
L'insegnamento è materia assai complessa e purtroppo non tutti ne  sono all'altezza. 
Nei   pubblici concorsi le prove vertono sul nozionismo e  non, anche e   sopratutto sul metodo d'insegnamento e sulla capacità di  trasmettere il   proprio sapere.
Molti   insegnanti non riescono a  trasmettere con dovizia e perizia il loro   sapere e spesso questo loro  fallimento li porta ad odiare la scuola e   gli scolari che vengono  ritenuti la causa del loro  fallimento. Anche   questo quindi scatena la  violenza tra i banchi di scuola.
Oggi   è tutto lasciato al caso, nessuno  dei dirigenti controlla l'andamento   dell'apprendimento delle varie  discipline e così generazioni di  ragazzi  vengono compromessi nel loro  avvenire trascinandosi le carenze   d'insegnamento.
La   violenza non educa,  provoca altra violenza ed ecco che si assiste a   quelle "bravate" di  adolescenti nei confronti dei loro compagni più   deboli. 
Un   cattivo  maestro provoca danni ad intere generazioni, quindi in primis   non  dovrebbe essere assunto, e se diventasse tale dopo l'assunzione   deve  essere allontanato dall'insegnamento.
Quanto accaduto è solo uno dei  tantissimi casi che accadono quotidianamente nelle nostre scuole.
Una    figura che manca tra le docenze è quella dello psicologo che,   transitando  da una classe all'altra, avrebbe modo di accorgersi di   tante cose che  non dovrebbero accadere nelle aule scolastiche.
I   bambini più ribelli  mio padre era solito calmarli con un bacio o con   una caramella stimolando in loro un ripensamento e quindi un  cambiamento  del loro  agire. 
Nuovi concorsi e con nuovi metodi sono l'urgenza assoluta del  mondo della scuola.
Un mio amatissimo professore soleva ripetere "quando  l'alunno non sa è colpa del professore che non sa porgere il suo  sapere"!

 
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