Scritto da Sarah F.
I ribelli siriani di Al-Nusra, legati ad
Al Qaeda, hanno conquistato dopo feroci combattimenti il valico di
Quneitra, cioè l’unico passaggio che collega la Siria a Israele sulle
Alture del Golan. Non è una conquista di poco conto perché di fatto ora
sono gli estremisti islamici a controllare la parte siriana che confina
con Israele.
Non da meno sono i miliziani dell’ISIS
che secondo fonti di intelligence sono ben acquartierati nella Penisola
del Sinai da dove possono lanciare attacchi sia verso Israele che verso
Giordania ed Egitto. Sul Sinai stanno attivamente collaborando con Al
Dalwa Al-Islamia (lo Stato islamico) e con Ansar Al-Dalwa al-Islamia
(sostenitori dello Stato islamico), due gruppi palestinesi direttamente
legati ad Hamas.
Non sono buone notizie per Israele e in
qualche modo giustificano anche le scelte fatte dal Governo israeliano
nei confronti della Guerra a Gaza. E’ evidente che a Gerusalemme
ritengono molto più pericolosi i movimenti di Al-Nusra e quelli del ISIS
di quanto non ritengano pericoloso Hamas che per altro militarmente non
dovrebbe essere più in grado di nuocere più di tanto.
A peggiorare la situazione è arrivato
poco fa l’annuncio dato da Al-Arabiya che i miliziani di Al-Nusra
avrebbero catturato alcuni membri della forza di pace dell’Onu presenti
sulle Alture del Golan. Le Nazioni Unite non hanno confermato questa
notizia. Sempre Al-Arabiya informa che un gruppo egiziano legato al ISIS
nel Sinai, Ansar Bayt al-Maqdis, avrebbe decapitato quattro egiziani
accusati di aver fornito a Israele informazione che hanno portato a un
bombardamento e all’uccisione di due terroristi.
L’allarme in Israele è molto forte per
quello che sta avvenendo nel Golan e nel Sinai, un allarme che si
aggiunge alla già precaria situazione con Hamas. Con molta discrezione
l’IDF ha rafforzato il dispositivo militare sul Golan mentre a sud le
truppe impegnate fino a pochi giorni fa contro Hamas hanno rafforzato
ulteriormente i controlli al confine con la Penisola del Sinai e intorno
alle città e kibbutz.
Un anziano ufficiale dell’IDF che abita a
Sderot interrogato su questi avvenimenti ha detto a Rights Reporter che
“sembra di essere tornati indietro nel tempo con Israele circondato da
nemici” aggiungendo poi che “i musulmani iniziano sempre dagli ebrei ma
non finiscono mai con gli ebrei”. Un monito all’occidente e ai
cristiani.
FONTE: http://www.rightsreporter.org/al-qaeda-e-isis-alle-porte-di-israele-fortissimo-allarme/
Nessun commento:
Posta un commento